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LUGANOScandalo Item, la domanda che imbarazza

22.04.14 - 11:14
Sui media e sui blog ci si chiede perchè non sia stato aperto un procedimento penale nei confronti della neoprocuratrice Valentina Item sul caso della colf assunta in nero. Bocche cucite al Ministero Pubblico
Ti Press
Scandalo Item, la domanda che imbarazza
Sui media e sui blog ci si chiede perchè non sia stato aperto un procedimento penale nei confronti della neoprocuratrice Valentina Item sul caso della colf assunta in nero. Bocche cucite al Ministero Pubblico

LUGANO - La domanda che circola in queste ore in Ticino, sui media e sulla rete, è essenzialmente questa: perché il Ministero pubblico non ha aperto un procedimento penale nei confronti della neoprocuratrice Valentina Item, nonostante la colf filippina, che era stata assunta senza permessi di lavoro in casa Item, abbia fatto il suo nome - come risulta nel verbale pubblicato sul Mattino - durante un interrogatorio quando fu fermata in dogana per alcuni controlli?

Matteo Caratti, direttore de laRegioneTicino, che oggi sulla vicenda ha scritto un editoriale, ha definito il tutto una storia che "preoccupa”, in quanto metterebbe in dubbio “la credibilità del Ministero Pubblico ticinese". Qualcun'altro, spingendosi oltre, ha usato termini quali "tentativo di insabbiamento da parte del Ministero Pubblico".

Abbiamo provato a chiamare in via Pretorio numero 16 per saperne di più, per offrire ai lettori una lettura chiara dei fatti, ma è stato del tutto inutile. Sul caso non vengono rilasciate altre informazioni, ci dicono. Il Procuratore generale John Noseda, che sta coordinando la vicenda, è in vacanza. Il portavoce del Ministero Pubblico non vuole aggiungere altro allo scarno comunicato stampa di sabato, ma poi si sbottona: "Evidentemente non è stata ravvisata la necessità di aprire un procedimento pensale nei confronti di Valentina Item perché era il marito che si occupava di queste faccende". Le faccende erano l'assunzione - senza regolari permessi di lavoro - di una colf filippina residente in Italia, che si occupava di casa Item e dei figli. 

Fin qui dunque dovremmo essere portati a credere che Valentina Item non ne sapesse nulla. "Ma chi la beve una simile storiella? - si chiede oggi Matteo Caratti - Ma andate a chiedere per strada cosa ne pensa della vicenda l’opinione pubblica ticinese. La frase meno sarcastica, ripresa da un detto dialettale, è che la Giustizia, bilancia in mano, sulla fronte abbia purtroppo scritto Gioconda".

Il dibattito si infiamma sui blog, tra i politici. Oggi Pierre Rusconi su 20 minuti ha parlato di "vicenda poco edificante" e non ha risparmiato critiche "La signora Item ha fatto un inciampo non da poco… Quello che purtroppo sento dalla gente comune è che nessuno crede alla versione della signora Item. Come può, dicono, la mano destra non sapere quello che fa la sinistra? È un fatto molto grave. Significa che abbiamo una Procura all'italiana. Se fossi il Pg Noseda mi preoccuperei parecchio". E poi attacca la Lega dei ticinesi, perché ormai l'intera vicenda ha una matrice fortemente politica dovuta alla recente nomina della procuratrice Valentina Item (in quota Udc), invece della candidata in quota Lega Sabrina Aldi: "Nella Lega ormai vogliono sedie a tutti costi, quando uno dei punti chiave, agli inizi, era il non volerne. È un po’ rattristante".

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