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CANTONEUn viaggio in musica che porta in America

22.04.14 - 07:00
Girato in Polonia, il cortometraggio "Subito" del regista ticinese Davide Pangrazio è già stato accettato al prestigioso Lucern International Film Festival di ottobre. Nominato all'American Film festival di New York, si candida anche a Venezia e Locarno.
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Un viaggio in musica che porta in America
Girato in Polonia, il cortometraggio "Subito" del regista ticinese Davide Pangrazio è già stato accettato al prestigioso Lucern International Film Festival di ottobre. Nominato all'American Film festival di New York, si candida anche a Venezia e Locarno.

CADENAZZO - Un viaggio onirico, dove la realtà si confonde con l’immaginazione. Alla fine non si avrà la certezza che l’incontro sia avvenuto per davvero; non si saprà se l’incrocio di sguardi che lascia in sospeso gli spettatori di 'Subito' sia una fantasia o un evento che incide sulle esistenze dei due protagonisti. Certo è il pretesto per partire alla ricerca della musica e dell’arte di Witold Lutoslawski, compositore polacco di cui lo scorso anno è ricorso il centenario della nascita: nove minuti e quarantasei secondi di una docu-fiction omaggio che hanno guadagnato al regista, Davide Pangrazio, 38 anni di Cadenazzo, l’accesso al prestigioso Lucern International Film Festival di ottobre, oltre a una nomination all’American Film festival di New York.

"L’idea nasce assieme al pianista Igor Longato e a Robert Kovalski, primo violino dell’Orchestra svizzera italiana, che mi hanno proposto una collaborazione". Per avere cognizione più approfondita di ciò che avrebbe dovuto raccontare e "per entrare in quell’atmosfera", Pangrazio è partito alla volta della Polonia: una settimana a Danzica, tre giorni negli archivi della cineteca nazionale di Varsavia, dove provare a guardare la storia attraverso gli occhi di chi c’era, nei documenti in bianco e nero che inframezzano la narrazione e offrono le uniche sequenze parlate del film, attraverso le registrazioni dell’epoca offerte a corredo delle immagini. Il resto è musica, di Lutoslawski ovviamente: sottofondo a un viaggio in treno in cui l’esistenza del protagonista, interpretato da Kovalski, s’interseca con quella di una ragazza misteriosa, nella realtà la ballerina polacca Izabela Sokolowska, nella finzione l’autrice di una biografia del compositore distrattamente abbandonata, o intenzionalmente, nello scompartimento dal quale si allontana mentre il giovane sale in carrozza.

"Lei scrive, lui percepisce sentimenti ed emozioni attraverso di lei e la musica di cui parla. È un sogno: abbiamo pensato di rendere omaggio a Lutoslawski provando a rivivere in maniera onirica la sua esistenza. È un viaggio della vita, un viaggio nella memoria: il passato si confonde con il presente, vite parallele si sfiorano senza toccarsi mai, ma offrono a qualcun altro l’occasione di indagarle". Non a caso il cortometraggio si conclude alla stazione d’arrivo, là dove comincia tutto ciò che non si avrà modo di conoscere; e là dove un anno fa è iniziato anche il viaggio di Davide Pangrazio, per le vie e le piazze di Danzica alla ricerca di spunti e set per il suo documentario. "Inizialmente era prevista una stesura più lunga: il film si sarebbe concluso all’arrivo del protagonista al concerto. Poi abbiamo pensato che fosse superfluo".

Già selezionato al festival del cinema di Danzica nel 2013, al film festival Other Movies di Lugano, 'Subito' si avvia verso Locarno, Venezia e Mosca, dove ha proposto la candidatura. 

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