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I primi dati degli alberghi ticinesi smentiscono le previsioni negative dell'antivigilia
LUGANO - Risurrezione a sorpresa: dall’uovo 2014 è uscita una Pasqua tutt’altro che negativa per gli albergatori ticinesi. A guardare le previsioni, doveva essere una semi-tragedia: “Non scendete a Sud del Gottardo” intimava il Blick ai suoi lettori, sbandierando profezie meteo che davano pioggia da sabato a lunedì. “Due camere ogni cinque resteranno vuote” preconizzava l’Osservatorio del turismo dell’Ire. E invece… invece è bastato che il vento girasse: in due giorni, tra giovedì e venerdì, ci è scappato un 20-30% in più di prenotazioni last-minute e arrivi imprevisti, direttamente alla reception, e la situazione si è ribaltata.
“Il weekend pasquale si è svolto con un 80-90% di occupazione generale, con punte del 100% nei centri cittadini e minime del 60% nelle località periferiche” spiega Lorenzo Pianezzi, direttore dell’Hotel Walter au Lac e neo-presidente di Hotelleriesuisse Ticino. Rispetto alle previsioni in chiaroscuro formulate dagli stessi esercenti alla vigilia (solo il 38,8% degli intervistati riteneva “buono” o “eccellente” l’andamento delle prenotazioni, dati Ire) a far la differenza è stato, stando agli exit-poll di Hotelleriesuisse, un 10% di riservazioni last-minute e un 15% di “improvvisate”, ossia di arrivi senza prenotazione.
“Un ruolo fondamentale lo ha giocato il meteo, che ci ha regalato una meravigliosa domenica dal clima mediterraneo – continua Pianezzi - ma anche l’animazione e l’offerta di eventi culturali, che ha fatto la differenza tra i centri cittadini e le zone periferiche. Queste, del resto, sono per tradizione meno gettonate durante le feste pasquali, dove ormai chi viene in Ticino opta per soggiorni brevi in strutture cittadine, con pernottamenti di 2-3 giorni, e cerca in genere l’attrattiva culturale”.
