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Sotto la lente degli investitori vi è stato il gruppo biotecnologico Actelion, che stamane ha annunciato un utile trimestrale di 128 milioni di franchi, in progressione annua del 30%, su un fatturato in crescita dell'8% a 469 milioni.
Il titolo già ieri era avanzato del 5,4% e oggi - dopo un'iniziale partenza al rialzo e un successivo ribasso - ha ripreso vigore chiudendo in progresso dello 0,18% (a 85.85 franchi). Le vendite del principale farmaco del gruppo - il Tracleer - hanno sorpreso in bene, mentre quelle del suo successore - l'Opsumit - sono rimaste modeste e comunque inferiori alle ambiziose attese degli esperti.
Ha ripreso quota anche Credit Suisse (+0,26% a 27.49 franchi), dopo che ieri era arretrata dell'1,47% in seguito all'annuncio di utili sul primo trimestre sotto le previsioni degli analisti. UBS si è mostrata molto robusta ed è avanzata del 2,11% (a 17.87 franchi), mentre per Julius Bär (-0,29% a 40.58 franchi) non è stata giornata.
Tra i pesi massimi difensivi Nestlé, negativa per gran parte della seduta, ha ricuperato terreno (+0,82% a 67.25 franchi), così come Novartis (+0,47% a 74.70 franchi) e Roche (+0,28% a 254.90 franchi). Positive le società più esposte ai cicli congiunturali (Adecco +1,05% a 72.00 franchi; ABB +1,20% a 22.73 franchi; Geberit +0,72% a 280,30 franchi). Contrastati gli assicurativi con Zurich Insurance a +0,85% (a 249.50 franchi) e Swiss Re a -0,67% (a 73.60 franchi).
In generale i mercati europei sono rimasti incerti in attesa del lungo week end di Pasqua, con le tensioni in Ucraina che crescono e le Borse che riapriranno solo martedì. Nel pomeriggio è stato peraltro annunciato che le richieste di sussidio di disoccupazione negli Usa sono aumentate la scorsa settimana di 2.000 unità a quota 304.000, restando vicine ai valori minimi. Gli economisti si aspettavano un rialzo maggiore a 315.000.
