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È mistero su 129 studentesse rapite Che fine hanno fatto le studentesse rapite in una scuola dello Stato del Borno dal gruppo Boko Haram. L'esercito: "Le abbiamo liberate". La direttrice: "È tutto falso. Mancano all'appello 100 ragazze"
ABUJA - È avvolta ancora nel mistero la vicenda delle 129 studentesse rapite in Nigeria lunedì dal gruppo Boko Haram, in una scuola dello Stato del Borno. Uomini armati avevano attaccato lunedì sera una scuola secondaria a Chibok, nello stato del Borno, nord-est della Nigeria, saccheggiando diverse abitazioni dell'area circostante, incendiando le case e portandosi via "numerose" studentesse caricandole a bordo dei loro veicoli.
Che fine hanno fatto? Inizialmente l'esercito nigeriano aveva dichiarato di aver liberato gran parte delle studentesse. La Cnn online citando l'Esercito nigeriano aveva parlato di oltre 100 ragazze liberate. Ma a quanto pare si è trattato di un'informazione errata. È di pochi minuti fa la dichiarazione della direttrice della scuola nello Stato del Borno dal quale le ragazze erano state sequestrate, che ha fatto sapere che "oltre 100 delle 129 studentesse rapite mancano ancora l'appello".
La Bbc ha scritto che, secondo indiscrezioni, le ragazze sarebbero state portate dal gruppo nelle foreste vicino al confine con il Camerun.
Durante l’attacco a Chibok, gli islamisti hanno devastato la scuola frequentata dalle studentesse e hanno distrutto almeno 170 case. Una delle ragazze coinvolte, Godiya Isaiah, ha raccontato all'agenzia Reuters: "Quando abbiamo visto gli uomini armati abbiamo pensato fossero soldati dell’esercito. Per questo quando ci hanno detto di andare con loro, abbiamo seguito le loro istruzioni".
