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CHALLENGEMaccoppi: "Pallone? Meno male che il mio nipotino ancora non capisce"

17.04.14 - 07:02
Questa sera ci sarà Locarno-Vaduz. Ultima della classe contro prima. Ma anche padre contro figlio: Stefano, mister delle bianche casacche, contro Andrea, centrocampista biancorosso
Ti-Press/Samuel Golay
Maccoppi: "Pallone? Meno male che il mio nipotino ancora non capisce"
Questa sera ci sarà Locarno-Vaduz. Ultima della classe contro prima. Ma anche padre contro figlio: Stefano, mister delle bianche casacche, contro Andrea, centrocampista biancorosso
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LOCARNO – Oggi torna la Challenge League. Questa sera si giocherà infatti la trentesima giornata di un campionato che, soprattutto in coda, ha ancora molto da dire. Chiasso e Locarno, appena affrontatesi in un uno scontro diretto senza troppa storia, torneranno in campo inseguendo tre punti pesantissimi. I rossoblù saranno di scena a Ginevra, contro l’incostante Servette. Il Locarno invece ospiterà la capolista Vaduz. Oltre al classico testa-coda, la sfida del Lido offrirà anche altri spunti interessanti. Come per esempio l’incrocio tra due Maccoppi. Stefano, allenatore dei ticinesi, contro Andrea, centrocampista della squadra del Principato.

“Non è la prima volta che ci incontriamo su un campo di calcio – ha commentato proprio Stefano – sarà come sempre emozionante e, vedrete, ognuno rispetterà i propri ruoli”.

Niente favori?
“Ci mancherebbe altro. Ognuno punterà , com’è giusto che sia, ai tre punti. Noi siamo ultimi e per questo dobbiamo vincere, non possiamo fare altrimenti. Loro sono primi e vogliono vincere. Semplice”.

Sulla carta la contesa pare non avere storia.
“Solo sulla carta. Io la vedo invece aperta. So che noi saremo agguerriti e pronti: dopo aver perso con il Chiasso siamo con le spalle al muro, non possiamo più permetterci di lasciare punti per strada”.

Ma, nell’arco dei 90’, qualche “vaffa” a tuo figlio scappa?
“Ma no, al massimo lo penso, lo dico tra me e me”, ha aggiunto ridendo Stefano.

E gli sfottò, quelli del dopo gara?
“Quello ogni tanto capita, sempre rimanendo “educati”. Un “non hai visto mai la palla” o un “vi siete fatti gol da soli” ogni tanto a tavola salta fuori”.

A tavola? A casa Maccoppi si parla di calcio, dunque…
“Il pallone non manca mai, per la gioia degli altri commensali. Certo, ora c’è il piccolo Alessandro e siamo distratti da altro”.

Il figlio di Andrea?
“Sì, ha solo quattro mesi”.

Si sarà risparmiato le litigate di nonno e papà su come stoppare la palla.
“Fortunatamente ancora non capisce di pallone. Per ora si è evitato ogni consiglio. Per ora”.

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