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CANTONEBoom di padroncini, la richiesta: "Blocco dei cantieri e multe più salate"

16.04.14 - 16:40
Rapporto 2013 dell'AIC: preoccupa il fenomeno delle "Sagl", che rende impossibile per le ditte locali concorrere con quelle provenienti dall'estero: "Lavoratori costretti a restituire parte di quanto guadagnato in Svizzera"
Foto Tio
Boom di padroncini, la richiesta: "Blocco dei cantieri e multe più salate"
Rapporto 2013 dell'AIC: preoccupa il fenomeno delle "Sagl", che rende impossibile per le ditte locali concorrere con quelle provenienti dall'estero: "Lavoratori costretti a restituire parte di quanto guadagnato in Svizzera"

RIVERA - Numero di "distaccati" raddoppiato in tre anni, notifiche dei padroncini quadruplicate. Sono questi, in estrema sintesi, i dati salienti dell'anno 2013, snocciolati oggi dall'Associazione interprofessionale di controllo (AIC) in una conferenza stampa tenutasi mercoledì pomeriggio nel Centro della Protezione Civile di Rivera. E' stato il presidente dell'AIC, Renzo Ambrosetti, ad illustrare i risultati dei rilevamenti effettuati dai sei ispettori nello scorso anno.

L'AIC ha calcolato che il lavoro prestato da distaccati e padroncini corrisponde ad un valore pari al 7% della cifra di affari totale. Il calcolo, come è stato spiegato, si basa sul numero di giornate di lavoro effettuate, che ammontano, per fare un esempio che riguarda i distaccati, a 121.700, per un totale di oltre 180 milioni di franchi di volume di cifra di affari all'anno. "Non sono briciole" - ha osservato Ambrosetti. In un mondo in cui la concorrenza si fa sempre più spietata, preoccupa il fenomeno dei "salari non versati, dei falsi indipendenti, delle irregolarità nei contributi".

 

Ma c'è di più: sempre più ditte italiane, per sbarazzarsi della concorrenza locale, fondano delle Sagl e assumono personale italiano che portano qui in Ticino, dove viene retribuito secondo le norme e i contratti in vigore in Svizzera. Una volta poi rientrati in Italia, gli stessi lavoratori italiani che hanno lavorato in Svizzera devono pagare una sorta di conguaglio al loro datore di lavoro, ossia restituire la differenza. "Un sottobosco che rende difficile il nostro intervento", ha affermato il presidente dell'associazione interprofessionale di controllo.

 

I controlli - Un tasto dolente quello dei controlli. Impossibile, con le forze a disposizione dell'AIC, combattere i fenomeni abusivi con efficacia. "Riusciamo a controllare soltanto un quarto delle notifiche" ha affermato Ambrosetti che ha sottolineato il limite delle risorse a disposizione per trovare quei finanziamenti che darebbero la possibilità di disporre più ispettori da mandare in campo.

 

Padroncini - Sui padroncini se ne discute molto, soprattutto negli ultimi mesi. Ambrosetti, però, ha ricordato che "il fenomeno l'avevamo denunciato già dieci anni fa". E il presidente dell'AIC, non ha risparmiato critiche alla Berna federale: "La sensibilità di Berna è a due facce: quando sono qui si dimostrano sensibili, quando tornano nella capitale si dimenticano del Ticino".

 

Lo scenario svizzero con la votazione del 9 febbraio potrebbe avere conseguenze nell'ambito del lavoro distaccato e dei padroncini. Ma ora, come è stato osservato, è troppo presto per capire cosa succederà in futuro, anche perché per applicare il regime dei contingenti il Governo federale ha tre anni di tempo. Ambrosetti, in tutti i casi, ha auspicato che la politica cantonale sia in grado di portare proposte concrete e unitarie e la smetta di perdere tempo dando "l'immagine di ragazzini sul campo di calcio dell'oratorio dove ognuno cerca di tirare il pallone più lontano senza sapere dove è la rete".

 

La proposta di Anastasia - Dopo Ambrosetti è stato il segretario dell'AIC, Vittorino Anastasia, a prendere la parola. Anastasia ha ricordato le misure proposte per riportare ordine nel settore, come per esempio la "trasmissione alle istituzioni italiane delle informazioni riguardanti le retribuzioni dichiarate", oppure "l'esclusione dalle deduzioni fiscali, per la manutenzione degli stabili, le prestazioni aggiudicate a ditte estere". Due proposte in pratica bocciate dalla Confederazione perché non compatibili con gli accordi sulla libera circolazione con l'UE. Secondo Anastasia "la vera soluzione del problema è quella di stralciare la libera circolazione delle prestazioni di servizio, che non è di persone, dall'Accordo sulla libera circolazione delle persone".

 

Il costo burocratico - "I padroncini causano un lavoro amministrativo enorme - ha inoltre osservato Anastasia - e questi costi li paghiamo noi. Se pensiamo poi che qui in Ticino non ci lasciano neppure un franco, entrano con il sacchetto della merenda e lo lasciano qui vuoto c'è da chiedersi veramente cosa fare..."

 

Aumentano padroncini e distaccati - Il capo ufficio dell'AIC Bruno Zarro ha fornito altre cifre riguardanti il fenomeno: il totale delle ditte che si sono notificate in Ticino sono passate da 5.500 a 6.481 con un incremento del 18%. I controlli effettuati sui cantieri sono stati 1947 e hanno interessato 1593 aziende pari al 25% di quelle entrate.

 

Altri dati - Il totale dei giorni lavorati nell'edilizia e l'artigianato ammontano a 258.032 (+1,7% dal 2012) pari a 1.075 lavoratori a tempo pieno. Per quanto riguarda le multe comminate per violazione all'obbligo di notifica, sono state emesse sanzioni per circa 249.600 franchi, mentre i divieti di prestare lavoro in Svizzera sono stati 46. E sempre per quanto riguarda le multe, la verifica delle condizioni di impiego e delle buste paga sono state riscontrate irregolarità segnalate all'ufficio dell'ispettorato del lavoro di Bellinzona per un ammontare di 409.800 franchi.

 

Le multe e blocco dei cantieri - "Le multe sono ancora troppo basse. 5.000 franchi è troppo poco e i giudici tendono a decidere per ammende basse". ha osservato Zarro auspicando un inasprimento delle pene. Ambrosetti, riprendendo la parola, ha proposto il blocco dei cantieri: "E' la misura più efficace e che ha avuto buoni risultati in Svizzera tedesca, in particolar modo nel Cantone di Basilea Campagna". E nel 2014 l'aumento non accenna a diminuire. "Mentre per i distaccati si registra un rallentamento dell'aumento, preoccupa soprattutto il fenomeno dei padroncini".

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