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Al centro dell'attenzione degli investitori vi è sempre Credit Suisse, che stamane ha annunciato di aver realizzato nel primo trimestre dell'anno un utile netto di 859 milioni di franchi, in calo del 34% rispetto allo stesso periodo del 2013. La performance è inferiore alle attese degli analisti e il titolo, dopo un tonfo nei primi scambi, rimane sotto pressione (-1,90%). Allungano il passo invece UBS (+0,63%) e soprattutto Julius Bär (+1,19%).
Syngenta, che questa mattina ha indicato di aver generato un giro d'affari trimestrale in crescita del 2% a 4,68 miliardi di dollari, è in progressione dell'1,63%, ma il balzo in avanti più marcato (+5,23%) viene fatto segnare da Actelion, che domani renderà noti i risultati del primo trimestre 2014: stando agli analisti il gruppo dovrebbe annunciare guadagni stabili.
Il listino principale è sostenuto anche da Novartis(+1,16%) e in misura minore da Roche (+0,32%). In controtendenza rispetto all'andamento generale il gigante dell'alimentare Nestlé, che cede lo 0,15%. Positive le società più esposte ai cicli congiunturali come Adecco (+1,87%), ABB (0,72%) e Geberit (+1,35%).
Sul mercato allargato Inficon, che oggi ha annunciato risultati trimestrali in calo, è in arretramento di oltre il 6%.
I mercati sono influenzati dalla diffusione del Pil del primo trimestre della Cina - salito del 7,4%, poco oltre le stime governative - mentre sembrano snobbare la crisi ucraina. Sono inoltre in attesa del beige book della Fed, che sarà reso noto a listini europei chiusi. Negli USA sono intanto stati pubblicati i dati di marzo relativi alla produzione industriale (+0,7%, meglio delle attese) e alla costruzione di case nuove (+2,8%, sotto i pronostici).
