Cerca e trova immobili

ZURIGO"In Ticino quasi tutti i nuovi posti di lavoro sono occupati da frontalieri"

16.04.14 - 10:24
Dallo studio degli economisti di UBS circa la metà delle aziende teme conseguenze negative in relazione all'iniziativa sull'immigrazione di massa
Foto d'archivio (Tipress)
"In Ticino quasi tutti i nuovi posti di lavoro sono occupati da frontalieri"
Dallo studio degli economisti di UBS circa la metà delle aziende teme conseguenze negative in relazione all'iniziativa sull'immigrazione di massa

ZURIGO - Circa la metà delle aziende teme conseguenze negative in relazione all'iniziativa sull'immigrazione di massa: lo sostiene un sondaggio condotto dagli economisti di UBS su 385 società. Le imprese hanno paura che, con un contingentamento dei lavoratori stranieri, dovranno far fronte a maggiori difficoltà nel trovare personale qualificato, ciò che spingerà verso l'alto i salari, informa la banca in un comunicato odierno.

Per i ricercatori di UBS il problema della carenza di manodopera potrebbe aggravarsi già nei prossimi anni, a seconda di come verrà configurato il futuro regime dell'immigrazione. Una soluzione potrebbe essere aumentare la partecipazione al mondo del lavoro da parte delle donne e delle persone più anziane.

Nella definizione dei contingenti sarà imperativo tenere conto delle forti disparità regionali. In termini assoluti, l'immigrazione si concentra per il 45% nei cantoni Zurigo, Ginevra e Vaud. Le zone di confine, inoltre, sono fortemente dipendenti dai frontalieri: nel Giura e in Ticino quasi tutti i nuovi posti di lavoro creati sono stati occupati da personale residente all'estero. Ma anche Ginevra quasi la metà dei nuovi impieghi è stata affidata a frontalieri.

Visto che l'attuazione della nuova normativa sull'immigrazione produrrà i primi effetti significativi solo tra due o tre anni, gli economisti di UBS rimangono però ottimisti sull'andamento congiunturale a breve termine. Per quest'anno è attesa una crescita economica del 2,1%, che salirà al 2,4% nel 2015.

ats

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE