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ITALIAEcco dove andrà Berlusconi per assistere gli anziani

15.04.14 - 19:58
Alla fondazione Istituto Sacra Famiglia c'è sorpresa
Foto Keystone
Ecco dove andrà Berlusconi per assistere gli anziani
Alla fondazione Istituto Sacra Famiglia c'è sorpresa

MILANO - È una sorta di Cottolengo milanese la fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus di Cesano Boscone, la struttura dove l'ex premier italiano Silvio Berlusconi espierà la pena alternativa per la condanna nel caso Mediaset. Un centro dove si tocca con mano ogni giorno la sofferenza, un'esperienza tutt'altro che leggera.

Fondato nel 1896 per ospitare i bambini 'nati disgraziati', come venivano definiti un tempo i disabili, negli anni è cresciuta fino a diventare una sorta di villaggio - che conta una ventina di edifici, con tanto di chiesa e teatro - all'interno della cittadina a quasi 40 chilometri da villa San Martino, l'abitazione di Silvio Berlusconi ad Arcore. Per coincidenza è la stessa cittadina in cui abita Massimo Tartaglia, l'uomo che nel dicembre del 2009 colpì l'ex premier in pieno volto con una statuetta del Duomo.

Gli ospiti della Sacra Famiglia adesso non sono solo disabili, ma anche duecento anziani non autosufficienti, divisi in due residenze assistenziali: San Luigi e San Pietro. Ed è probabilmente in quest'ultima che Silvio Berlusconi presterà la sua opera. Anche se per ora non si sa esattamente di cosa si occuperà, è certo che "si tratterà di un'attività di volontariato - ha spiegato il direttore generale Paolo Pigni - che non potrà in alcun modo sostituire ma solo affiancare il lavoro degli operatori".

"Non sarà nulla di non adatto a una persona con le sue caratteristiche" ha assicurato spiegando che i tempi e i dettagli saranno decisi con i soggetti interessati. Ci sarà un momento di incontro quando arriverà l'ex premier con gli altri volontari per definire il tutto. "Il nostro obiettivo - ha sottolineato il direttore - non è redimerlo o riabilitarlo ma trattarlo con il massimo rispetto. Come facciamo con tutti. Siamo aperti a chiunque voglia vivere con noi un'esperienza di educazione alla carità".

"Può essere un'esperienza formativa, anche quando non si è più ragazzi - ha aggiunto Paola Pessina, l'ex sindaco di centrosinistra di Rho che fa parte del cda della struttura -. Un uomo di potere e di grandi possibilità economiche diventerà un testimone della fatica della vita".

Oggi la notizia dell'arrivo di Berlusconi ha colto tutti di sorpresa. Ai giornalisti che si sono presentati ai cancelli, diverse persone hanno chiesto cosa succedeva. Qualcuno non è stato molto soddisfatto della risposta, come un attempato ospite della struttura con la maglietta dell'Inter che non ha risparmiato insulti al Milan; altri si sono dimostrati piacevolmente incuriositi. Alla Sacra Famiglia sono arrivate telefonate anche da Helsinki e dal Regno Unito per avere ragguagli. Per informare ufficialmente i dipendenti è stato deciso di preparare un comunicato scritto.

Adesso l'obiettivo principale è mantenere la tranquillità dei circa mille ospiti. "Nelle fasi di valutazione - ha raccontato Pigni - quando abbiamo avuto i primi contatti la nostra preoccupazione era che l'arrivo di Berlusconi potesse in qualche modo 'scombussolare' le giornate della struttura ed è ancora questa, ma abbiamo accettato, d'accordo con Caritas Ambrosiana, contando sul fatto che Sacra Famiglia è una grossa organizzazione e rispetto a strutture più piccole è più in grado di gestire momenti come quello che stiamo vivendo oggi". Qui, in fondo, sono abituati a gestire "di tutto" da 120 anni.

ATS

 


 
 

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