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CANTONEIl Ticino all'Expo ci sarà

15.04.14 - 15:44
Votato il credito di 3,5 milioni di franchi per la partecipazione del Canton Ticino all’esposizione di Milano del 2015
Foto d'archivio (Tipress)
Il Ticino all'Expo ci sarà
Votato il credito di 3,5 milioni di franchi per la partecipazione del Canton Ticino all’esposizione di Milano del 2015

BELLINZONA - Sono ripresi oggi, poco dopo le 14.00, con il punto numero 15 in agenda, ossia la richiesta di uno stanziamento di un credito complessivo di 3,5 milioni di franchi per finanziare la partecipazione del Ticino a Expo 2015, i lavori parlamentari al Palazzo delle Orsoline a Bellinzona. Dopo una discussione durata un'ora e mezza, il Parlamento ha votato l'entrata in materia del credito con 51 voti favorevoli, 26 contrari e nessun astenuto. Il voto sul complesso ha avuto come esito 49 voti favorevoli, 25 contrari e un astenuto.

Il parlamento ha accettato la richiesta di credito di 3,5 milioni di franchi.

Cavadini (PLRT): "Evento internazionale a due passi da casa" - Il primo a prendere la parola è stato il deputato del PLRT Samuele Cavadini, che ha tracciato le origini di "una mostra che ha come scopo principale l'educazione del pubblico". Cavadini ha difeso l'importanza del finanziamento cantonale di 3,5 milioni di franchi per permettere la partecipazione del Ticino a "un evento di spessore internazionale organizzato a due passi da casa".

Il deputato, che si fa portavoce della posizione del gruppo liberale-radicale in Parlamento, davanti ai presenti ha difeso la somma del credito richiesto di 3,5 milioni di franchi che, secondo i firmatari del rapporto di minoranza, invece, è troppo alta. Secondo Cavadini l'Expo ha grandi potenzialità e potrebbe rappresentare una vetrina privilegiata per il nostro Cantone.

Bignasca: "A Siviglia fu un flop clamoroso" - "In 23 anni di commissione della gestione non ho mai affrontato un messaggio così fumoso. Solo un esempio per capire: il messaggio licenziato del 14 gennaio dà probabile il collegamento ferroviario con Malpensa" ha ribattuto nel suo intervento il gran consigliere della Lega dei Ticinesi, Attilio Bignasca, che sostiene il rapporto di minoranza, in cui vi è riconosciuto un finanziamento al progetto ticinese di "soltanto" 2 milioni circa a fronte della richiesta governativa di 3,5 milioni.

"Non vorrei che gente che formiamo noi poi vada a finire alle Olgettine" - "Guardate che in una situazione economica come questa l'esposizione di Siviglia fu un flop clamoroso" ha ricordato Bignasca che vede nubi nere all'orizzonte: "Voi pensate che gli italiani verranno a vedere l'Expo?". "L'unico progetto concreto, quello di Trenhotel, è in dubbio e nel caso passasse a Chiasso, il suo finanziamento ci costerebbe soltanto il 7% del credito che propone il Consiglio di Stato. Tutti gli altri sono progetti fumosi". A tal proposito Bignasca fa l'esempio della manifestazione per andare dal Ticino a Milano in bicicletta dal costo di  250mila franchi: "Ma quanti sono i ticinesi che parteciperanno a questa iniziativa?" si è chiesto Bignasca, che ha poi parlato di barzelletta per quanto riguarda le hostess guida: "Ne formiamo 600 per utilizzarne 200. Con un budget che non basta per le hostess di comprarsi neppure una bottiglietta d'acqua. Il padiglione ticinese ne avrà soltanto una, mentre 36-37 per il padiglione della Confederazione. Non vorrei che gente che formiamo noi vada a finire alle Olgettine" ha detto sarcastico Bignasca. Qual è il visitatore estero che va a vedere il padiglione svizzero? Ma uno arriva da un altro continente per vedere il padiglione svizzero? Si domanda Bignasca. "Chi se lo può permettere va a Sankt Moritz". "Se andate in bicicletta o in triciclo - ha concluso Bignasca - prendetevi una bella catena per legarla per bene e per fare in modo che la troviate ancora quando uscite dall'Expo".

"Un consigliere di Stato rappresenti il Ticino" - Il deputato del PPD Fabio Bacchetta-Cattori ha appoggiato, invece, il rapporto di maggioranza. "Il progetto che darà la possibilitä di conoscere meglio cosa significa vivere nella regione del San Gottardo - ha dichiarato Bacchetta-Cattori ricordando la partecipazione dei cantoni di Uri, Vallese e Grigioni - mettendo in evidenza l'occasione per il nostro cantone di mettersi in mostra in questa che è un'esposizione d'importanza planetaria. Bacchetta-Cattori, tuttavia, riconosce che sui progetti vi sono dei dubbi, proprio a partire da Trenhotel, sul quale "i cittadini chiassesi dovranno esprimersi". Bacchetta-Cattori, che ha annunciato il suo sostegno al rapporto di maggioranza, ha anche auspicato un maggiore impegno in politica estera da parte del Cantone: "Basilea e Ginevra fanno meglio di noi. Il Ticino con l'Expo ha una buona occasione" e propone che sia un consigliere di Stato a rappresentare il Ticino.

Lurati: "Basta con il provincialismo" - "Expo 2015 è una vetrina formidabile aperta al resto del mondo che non possiamo ignorare" ha dichiarato, dopo aver preso la parola, il deputato e presidente del Partito Socialista, Saverio Lurati, preoccupato per un clima ostile in Ticino che coincide con un'avanzata del "provincialismo" nel nostro cantone. "Il nostro auspicio è che si sia capaci di realizzare i progetti" ha detto Lurati riferendosi alle iniziative programmate in Ticino legate all'esposizione milanese. "Riteniamo sia giunto il momento di sostenere finanziariamente il progetto" ha detto Lurati facendosi portavoce di tutto il gruppo del Partito Socialista. Un appoggio che, comunque, non sarà "una cambiale in bianco".

Del Don: "Il classico polpettone avvelenato" - Dopo Lurati, vista l'assenza in aula di Sergio Savoia dei Verdi, ha preso la parola il dottor Orlando Del Don. Il deputato definisce la richiesta di finanziamento il "classico polpettone avvelenato". Del Don parla di inaffidabilità dei "colleghi italiani" e di progetti inutili. Insomma, secondo il deputato sono soldi dei cittadini ticinesi gettati al vento, spese inutili, opportunistiche, e chiede al Parlamento di respingere il credito di 3,5 milioni di franchi e i due rapporti commissionali.

Bertoli: "Ci partecipiamo o no?" - E' stato il Consigliere di Stato Manuele Bertoli a spiegare che l'Expo è un "evento rilevante". "Per noi la scelta è abbastanza semplice: partecipiamo a questo evento a due passi da noi o non partecipiamo perché, come ha detto qualcuno, gli italiani sono inaffidabili o perché non ci sono soldi?". Il Consigliere di Stato Bertoli ricorda che il Ticino sarà il capofila della rappresentanza svizzera all'Expo.

Se un evento simile si tenesse a Friburgo in Brisgovia e i basilesi si ritirassero, che penserebbero la Confederazione? ha chiesto Bertoli prevedendo che, in caso di ritiro da parte del Ticino, ci sarebbero dei contraccolpi negativi per la sua reputazione proprio all'interno della Confederazione.

"Il Ticino può potenzialmente formare 600 persone al massimo" - Per quanto riguarda le guide, Bertoli ha spiegato che il Ticino può potenzialmente formare 600 persone al massimo, ma ciò non vuol dire che vi sarà necessariamente questa cifra. Vogliamo partecipare o non vogliamo partecipare? "Star fermi a non far nulla è comodo o facile, ma non ci porta a niente e rappresentare il nostro cantone e il nostro Stato nel contesto di un evento importante". Bertoli dice che tirarsi indietro sarebbe "una scelta sbagliata".

Guerra: "Progetti costosi e fumosi" - Il deputato Michele Guerra, relatore del rapporto di minoranza, ha dichiarato che il gruppo leghista è contrario a un finanziamento di 3,5 milioni di franchi. "A distanza di pochi mesi del voto sul Preventivo non si capisce come il governo ci possa presentare di spendere 3,5 milioni di franchi per un progetto fumoso che, tra le altre cose, vuole formare a livello ticinese 600 guide e a tempo pieno ne può assumere soltanto una, mentre a livello confederale 36-37. Anche Guerra parla di progetti costosi e fumosi. L'interlocutore è inaffidabile: ci sono stati già 8 arresti nella gestione dei lavori di Expo. Guerra ricorda la Stabio-Arcisate. Se non verrà dimezzato il credito la Lega non voterà il messaggio governativo e quindi opterà per il "No" totale.

Walter Gianora: "Occasione irripetibile" - Dopo Guerra è stata la volta di Walter Gianora, relatore del rapporto di maggioranza, ha ricordato l'importanza di questa fiera, con 20 milioni di visitatori, con un tema, quella della sostenibilità, di cui non bisogna restare indifferenti. "L'occasione è irripetibile - ha ripetuto Gianora - per un Ticino che sarà, insieme ad altri cantoni, in vetrina

"Quello che votiamo non è un costo, ma un investimento" ha detto Gianora timoroso che prevalga, ancora una volta, quella che definisce "la sindrome di Calimero".

"Non vogliamo finanziare la mafia" - Matteo Pronzini, deputato dell'MPS-PC, ha dichiarato di essere contrario al contributo di 3,5 milioni di franchi per la partecipazione del Ticino di Expo. "Le ragioni sono diverse da quelle della Lega". E dai banchi dalla Lega, ma anche dei Verdi, vi sono stati degli interventi di deputati che hanno espresso la contrarietà al finanziamento di 3,5 milioni perché "non si vuole finanziare la mafia e la 'ndrangheta".

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