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RAUMANummelin il nostalgico: "Lugano è la mia casa, sono triste, mi manca un sacco"

16.04.14 - 09:01
Il folletto finlandese ha dichiarato il suo amore nei confronti dei bianconeri: "È speciale, anche se la pressione è grandissima. Filppula grande acquisto e Fischer... it's a good guy"
Ti-Press
Nummelin il nostalgico: "Lugano è la mia casa, sono triste, mi manca un sacco"
Il folletto finlandese ha dichiarato il suo amore nei confronti dei bianconeri: "È speciale, anche se la pressione è grandissima. Filppula grande acquisto e Fischer... it's a good guy"
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RAUMA (Finlandia) – Bastano più di quattrocento partite e quasi cinquecento punti, collezionati nell'arco di dieci anni, per fare di Petteri Nummelin un eroe della storia del Lugano? Chiedete a qualsiasi tifoso, la risposta sarà sempre la stessa. E sarà positiva ovviamente.

Dopo parecchi anni spesi a entusiasmare le folle ticinesi, il 41enne “folletto” è tornato nella sua Finlandia, dove ha appena completato una stagione intensa ma non fortunatissima. Con il suo Lukko Rauma non è infatti riuscito a imporsi nella SM-Liiga, arrendendosi davanti allo scoglio della semifinale.

Anche sul ghiaccio scandinavo, tra una partita e l'altra, Petteri non ha smesso di pensare alla Svizzera, ai bianconeri.
“Ehi man, Lugano era la mia casa, è la mia casa – ha sottolineato proprio Nummelin – Sono felice in Finlandia, questo è vero; Lugano però mi manca un sacco, è speciale. Ci sono stato cinque anni fino all'estate scorsa e altri cinque anni a inizio 2000: mi rattrista non poter essere lì”.

Potresti sempre tornare. Di ammiratori qui ne hai ancora parecchi...
“Tornare? Magari, sarebbe bello. Penso però che in squadra vadano bene i ragazzi che già ci sono”.

I bianconeri hanno chiuso anzitempo la loro stagione, un po’ come il Lukko.
“A noi non è andata bene ma possiamo, tutto sommato essere soddisfatti. Abbiamo infatti fatto del nostro meglio e siamo usciti contro il Tappara, che ha chiuso la regular season in seconda posizione. Li abbiamo portati alla settima gara e lì ci hanno superato 1-2. Può starci. Ora giocheremo per il bronzo. Per quanto riguarda il Lugano, invece, il discorso non è semplice. Non è infatti sempre facile riuscire a giocare alla Resega: tutti si aspettano molto dagli atleti e dalla squadra. La pressione è grandissima. So delle scelte coraggiose prese quest’anno da Fischer. It’s a good guy, è un bravo ragazzo. Sa quel che fa. Solo gli serve tempo per arrivare…”.
 
SM-Liiga e LNA. Le differenze sono grandi?
“A dire il vero no. Non come sembra, almeno. Qui il gioco è più veloce e, forse, c’è più qualità. Ma anche in Svizzera è tosta”.

A proposito di Svizzera. Chi vincerà il campionato?
“Bella domanda. Non lo so, davvero. Spero possa farcela Kimmo (Rintanen, ndr) con il suo Kloten ma la vedo dura. Lo Zurigo è infatti probabilmente la squadra migliore. Avete visto che regular season ha completato?”.

Tra i tuoi ex compagni qualcuno, come Domenichelli, ha mollato. Altri, vedi Metropolit, hanno ammesso che giocheranno ancora solo per un anno. Tu hai già pensato alla pensione?
“Io sarò ancora un giocatore di hockey, assolutamente. Ho avuto un’ottima stagione. Sto bene. Quindi perché non continuare?”.

L’ultima domanda riguarda un altro finlandese, quell’Ilari Filppula che potrebbe fare le fortune del Lugano. Cosa ci si deve aspettare?
“È un grande giocatore, i bianconeri hanno fatto un vero colpo. Aveva già ottime qualità, poi nell’anno speso in KHL ha imparato a competere con i migliori. Penso sia il playmaker che possa far fare il salto di qualità al club”.

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