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CANTONEFreno al disavanzo, sussidi, amnistia: il Cantone è per il triplo "Sì"

15.04.14 - 12:29
Il Consiglio di Stato ha tenuto una conferenza stampa per illustrare i punti salienti dei tre oggetti cantonali in votazione il prossimo 18 maggio
Foto d'archivio (Tipress)
Freno al disavanzo, sussidi, amnistia: il Cantone è per il triplo "Sì"
Il Consiglio di Stato ha tenuto una conferenza stampa per illustrare i punti salienti dei tre oggetti cantonali in votazione il prossimo 18 maggio

BELLINZONA - A poco più di un mese dall'appuntamento con le urne del 18 maggio il Consiglio di Stato ha presentato martedì mattina, in conferenza stampa, la propria posizione sugli oggetti cantonali in votazione popolare il 18 maggio 2014.

Presenti all'appuntamento con la stampa il presidente del Consiglio di Stato Manuele Bertoli, Laura Sadis, direttore del Dipartimento delle finanze e dell'economia, Paolo Beltraminelli, Direttore del Dipartimento sanità e socialità.

Freno al disavanzo . Modifica del 27 gennaio 2014 della Costituzione cantonale

La direttrice del Dipartimento finanze ed economia Laura Sadis ha ricordato come si è giunti al referendum. Si partì nel 2003 con il messaggio “per una nuova legge sul freno alla spesa pubblica” fino ai mesi scorsi (dopo anni più o meno ricchi di difficoltà e opposizioni), con l'approvazione da parte del Gran Consiglio del messaggio del Consiglio di Stato sull'introduzione dei principi di gestione finanziaria e del freno al disavanzo pubblico all'interno della Costituzione cantonale.

Lo strumento è necessario, ha ribadito Sadis, per migliorare la disciplina finanziaria, rendere esplicito e vincolante il legame tra le spese sostenute dal Cantone e le risorse necessarie al loro finanziamento, permettere una gestione più parsimoniosa delle risorse finanziarie cantonali (e quindi più attenta alle priorità di intervento del Cantone), limitare il trasferimento di oneri verso le future generazioni, riservare il ricorso all’indebitamento per le spese di investimento e limitare i costi finanziari sostenuti dal Cantone.

L'impianto del freno ai disavanzi dovrebbe dare maggiore legittimità democratica al vincolo finanziario, assicura Sadis. E' prevista la creazione di due nuovi articoli nella Costituzione, il 34bis e il 34ter. Quest'ultimo, in particolare, regola l’allestimento dei preventivi con la creazione di limiti precisi, pari al 4% delle entrate correnti (i disavanzi potranno essere comunque previsti a preventivo, ma con deroga al 5% in caso di grave crisi economica o di bisogni finanziari eccezionali), impone la compensazione dei disavanzi e l’adozione di misure di risanamento qualora il principio dell’equilibrio finanziario non fosse rispettato, e prevede infine che per l’aumento del coefficiente d’imposta cantonale sia necessaria la maggioranza di almeno i 2/3 dei votanti in Gran Consiglio.

Lo strumento è in vigore in tutti i Cantoni Svizzeri ad eccezione di Vallese e Ticino, ha ricordato Sadis, che ha aggiunto come l’esperienza mostra che i coefficienti di imposta applicati dai Cantoni, ma anche dai Comuni, sono stabili e tendenzialmente persino in riduzione.


Sussidi di cassa malati - Modifica del 25 novembre 2013 della legge cantonale di applicazione alla legge federale sull'assicurazione malattie

Un ticinese su tre riceve un sussidio per far fronte al pagamento del premio di cassa malati, ossia 130.323 cittadini (38%) su 341.652 residenti in Ticino. Il Ticino, con 815 franchi di sussidi pro capite è il Cantone più generoso della Svizzera (la media svizzera è di 515 franchi, mentre la quota più bassa è in Appenzello Interno con 334 franchi). Bastano questi due dati per capire la situazione in Ticino riguardante i sussidi di cassa malati. La voce di spesa per l'elargizione di sussidi a quei cittadini che non possono permettersi di pagare la cassa malati è importante e in questi periodi di magra per l'erario cantonale, il parlamento ha accettato a fine 2013 la modifica sulla legge elaborata dal Governo volta a risparmiare sulle uscite. Grazie a questo cambiamento il Cantone risparmierebbe 14,1 milioni di franchi, ossia il 5% del totale delle uscite.

La modifica prevede di determinare il premio medio di riferimento considerando non solo il modello assicurativo standard (come avvenuto finora) ma anche i modelli alternativi che sempre più sono preferiti dai cittadini ticinesi. Visto il referendum lanciato dalla sinistra contro il taglio ai sussidi, il Governo ha illustrato oggi i punti salienti del nuovo regime.

La riforma è strutturata in quattro punti, così enumerati:

1) Raddoppio del limite di reddito per ottenere il massimo dei sussidi di cassa malati

2) Fine dei sussidi bagatella

3) Premio medio di riferimento più equo

4) Il prossimo passo: Blocco dei sussidi verso l’alto (nei prossimi mesi)


Paolo Beltraminelli, responsabile del Dipartimento Sanità e Socialità del Canton Ticino, ha parlato di "socialità mirata"  in cui saranno le persone che guadagnano di più a perdere il diritto al sussidio. Saranno 35mila i cittadini sussidiati non toccati dell'adeguamento, mentre  5.600 coloro che non avranno più diritto.

Un esempio di chi perderà il diritto al sussidio: nucleo famigliare formato da due adulti e due figli con un reddito di 130mila franchi ossia 10mila franchi al mese di reddito.

Per Beltraminelli "la misura proposta è equa: chi necessita un sostegno continuerà a percepirlo. La misura non incide sulle fasce fragili e le conseguenze per gli assicurati sussidiati sono decisamente sostenibili e vi sono alternative vantaggiose. Infine "nonostante l'adeguamento, il Ticino resta il cantone più generoso della Svizzera nei sussidi di cassa malati".

Amnistia fiscale - Per quanto riguarda l'altro oggetto in votazione, quello sull'Amnistia Fiscale e la modifica della legge tributaria, il Governo ha evidenziato la necessità di approvare l'amnistia in quanto contribuirebbe a far riemergere i capitali non dichiarati, si parla di 43 milioni di franchi, di cui almeno una ventina di milioni - è stato spiegato - andranno a favore del fondo cantonale per favorire il lavoro.

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