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SVIZZERASempre più estorsioni con software nocivi

15.04.14 - 12:12
La Centrale d'annuncio e d'analisi per la sicurezza dell'informazione esamina le gravi conseguenze di "Cryptolocker"
Foto Archivio Keystone
Sempre più estorsioni con software nocivi
La Centrale d'annuncio e d'analisi per la sicurezza dell'informazione esamina le gravi conseguenze di "Cryptolocker"

BERNA - Le estorsioni tramite software nocivi sono sempre più frequenti e sempre più subdole. Lo rivela il 18esimo rapporto semestrale della Centrale d'annuncio e d'analisi per la sicurezza dell'informazione (MELANI), il quale esamina tra l'altro le gravi conseguenze di "Cryptolocker", parassita osservato per la prima volta nel settembre 2013 che cripta i dati presenti sul computer e in seguito estorce pagamenti alle vittime.

 

Altri temi principali trattati nel rapporto, pubblicato oggi, sono furti di milioni di dati di clienti e di carte di credito, nonché le rivelazioni sulla National Security Agency (NSA), sulla moneta digitale Bitcoin e sui sistemi industriali di controllo.

 

Il software nocivo a scopo di estorsione, il cosiddetto ransomware, esiste già da parecchio tempo e si è diffuso soprattutto nel corso degli ultimi anni, viene sottolineato in un comunicato dell'Organo direzione informatica della Confederazione (ODIC).

 

Nel caso dei ransomware, sullo schermo vengono visualizzate comunicazioni provenienti tra l'altro da pseudo autorità di polizia, che indicano la presenza di dati illegali sul computer. L'utente è invitato a pagare una "multa" per evitare un procedimento penale nei suoi confronti.

 

Ancora più gravi - si legge nella nota - sono le conseguenze del nuovo parassita "Cryptolocker", apparso nell'ultimo semestre. Questo cripta tutti i file che si trovano sul disco rigido e su altri supporti di dati, rendendoli inaccessibili all'utente.

 

I dati di carte di credito e di clienti possono essere rivenduti dagli hacker, che in questo modo fanno soldi, viene spiegato.

 

Nel secondo semestre 2013 è stato reso noto, tra l'altro, un attacco in grande stile nei confronti della ditta statunitense Adobe. Secondo quest'ultima le sono stati sottratti 38 milioni di dati di clienti, password e dati di carte di credito.

 

La catena di negozi Target da parte sua ha reso noto che durante gli acquisti natalizi del 2013 sono stati rubati 70 milioni di dati dei suoi clienti.

 

Anche il secondo semestre 2013 è stato caratterizzato in particolare dal resoconto delle macchinazioni della NSA e di altri servizi d'informazione, precisa il comunicato. Il rapporto semestrale permette di avere una visione globale delle attività dell'intelligence straniera.

 

Quanto alla moneta digitale Bitcoin il rapporto MELANI risponde in particolare a domande su temi quali sicurezza, statuto legale e regolamentazione.

 

Ats

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