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BASILEA CITTÀ / CANTONEDue fratelli accusati di far parte di Al-Qaida saranno processati a Bellinzona

15.04.14 - 10:13
Alla sbarra un 35enne disoccupato e suo fratello 25enne
Foto d'archivio (Tipress)
Due fratelli accusati di far parte di Al-Qaida saranno processati a Bellinzona
Alla sbarra un 35enne disoccupato e suo fratello 25enne

BASILEA / BELLINZONA - Il nome pare innocuo: "Centro Didi Nwe settore Estero". Il ministero pubblico della Confederazione, invece, è convinto che questa sorta di associazione non è altro che un'affiliata alla rete del terrorismo internazionale di Al-Qaida. Secondo gli inquirenti, questa è una prima in Svizzera.

Il "centro" si trova in Piazza Volta, nella città sul Reno, dove vive un curdo iracheno, K.T. con moglie e due bambini piccoli.

Alle prime luci dell'alba dell'11 novembre del 2008 un commando di polizia ha fatto irruzione nell'abitazione della famiglia. Come scrive il Tages-Anzeiger l'appartamento è stato perquisito e il padre arrestato. Tra poco più di una settimana il 35enne, beneficiario di aiuti sociali e suo fratello minore, di 25 anni, residente anch'egli a Basilea, compariranno davanti al Tribunale penale federale di Bellinzona con l'accusa di associazione a un'organizzazione criminale o sostegno a una organizzazione criminale.

Il "reparto estero" di questa associazione con sede a Basilea è sospettato dagli inquirenti di fare propaganda per Al-Qaida. L'accusa ritiene che la piattaforma web di questa associazione, con tanto di chat room di incontro per simpatizzanti, sostenitori e membri della rete terroristica, fungeva da "reclutamento di nuovi aderenti".

E sarebbe proprio il 35enne disoccupato ad essersi occupato della gestione del sito online e avrebbe fatto da tramite tra Mullah Krekar e Al Kaida. Il mullah Krekar, predicatore salafita 57enne fondamentalista, vive a Oslo, ed è il punto di riferimento del centro Didi di Basilea. Il mullah avrebbe già avuto contatti con Al Kaida negli anni Novanta  ed è il fondatore di un gruppo militante islamico dal nome "Ansar-Al-Islam”. L'organizzazione risulta nella lista nera del terrorismo dell'Unione Europea, dell'Onu e della Svizzera.

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