Il mercato era partito male sulla scia delle apprensioni legate agli sviluppi in Ucraina. Ma nel pomeriggio i dati sul commercio al dettaglio americano in marzo e il buon trimestrale di Citigroup hanno fatto tornare un certo ottimismo.
Sul fronte interno il listino principale ha dovuto scontare il calo fisiologico di Nestlé (-1,03% a 66,95 franchi), che da oggi era scambiata senza la cedola per il dividendo, pari a 2,15 franchi. Si sono per contro mossi bene gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (+1,30% a 73,85 franchi) e Roche (+1,40% a 254,20 franchi).
Fra i titoli maggiormente sensibili alla congiuntura è pesantemente arretrata Adecco (-3,26% a 69,70 franchi), ma non hanno brillato nemmeno ABB (-0,09% a 22,48 franchi), Geberit (-0,75% a 276,70 franchi) e Holcim (-1,57% a 78,25 franchi). È invece tornato a splendere il sole sul segmento del lusso, con Swatch (+1,09% a 555,00 franchi) più tonica di Richemont (+0,29% a 86,55 franchi).
Negativi sono rimasti per tutta la giornata i bancari UBS (-0,74% a 17,52 franchi) e Credit Suisse (-0,82% a 27,81 franchi), mentre Julius Bär (+0,89% a 40,72 franchi) ha virato in positivo. Protagonista di un inizio anno dinamico, Actelion (-1,50% a 81,85 franchi) continua a subire la correzione in atto a livello mondiale nei titoli più tecnologici. Non hanno avuto un andamento unitario gli assicurativi Swiss Re (+0,24% a 81,95 franchi) e Zurich (-0,72% a 247,10 franchi).
Completano il quadro delle blue chip Givaudan (+0,66% a 1379,00 franchi), SGS (-0,37% a 2136,00 franchi), Swisscom (+0,29% a 517,50 franchi), Syngenta (+1,08% a 336,00 franchi) e Transocean (+0,94% a 35,45 franchi).