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BERNAImmigrazione di massa: "partecipazione al voto dei giovani non così bassa"

14.04.14 - 12:32
Alcuni dati parlano di una partecipazione del 17% degli under 30. I politologi dubitano
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Immigrazione di massa: "partecipazione al voto dei giovani non così bassa"
Alcuni dati parlano di una partecipazione del 17% degli under 30. I politologi dubitano

BERNA - I politologi dubitano che vi sia stata una partecipazione straordinariamente bassa delle giovani generazioni alla votazione sull'iniziativa UDC "Contro l'immigrazione di massa", come sostenuto dall'analisi VOX. Anche Claude Longchamp, che ha elaborato i risultati, ammette una possibile incertezza dei dati emersi.

 

Secondo l'analisi VOX pubblicata il 3 aprile, solo il 17% dei cittadini svizzeri di età inferiore ai 30 anni si è espresso su tale oggetto in votazione il 9 febbraio scorso. La percentuale di partecipazione ha suscitato nei giorni scorsi numerose discussioni tra media e politici.

 

Diversi politologi hanno fatto notare che la quota del sondaggio è verosimilmente troppo bassa. Marco Steenbergen e Kushtrim Veseli dell'Università di Zurigo - sulla "NZZ am Sonntag" - come anche Pascal Sciarini dell'Università di Ginevra - sulla "Berner Zeitung" e "Le Temps" - stimano più alta la percentuale di giovani che ha votato.

 

I ricercatori fondano le loro affermazioni sull'esame dei voti reali in alcuni cantoni e città da cui risulta che la partecipazione dei giovani talvolta è superiore al 40%. Questi dati provengono tuttavia da regioni urbane: Ginevra, Neuchâtel e San Gallo.

 

Secondo Claude Longchamp, il cui istituto di ricerca gfs. berna ha condotto l'indagine, "è possibile che i valori reali della partecipazione al voto siano più elevati di quanto emerga dall'analisi VOX. Non lo nego". Il tasso di partecipazione è messo in dubbio ma non confutato, ha aggiunto, in un'intervista pubblicata oggi dal "Tages-Anzeiger" e da "Der Bund".

 

Longchamp spiega il suo metodo di calcolo. "Nei sondaggi, la partecipazione alle votazioni non può mai essere dedotta direttamente". Le indagini danno in effetti cifre di partecipazione troppo elevate. Queste devono quindi poi essere ponderate. "Da qui il famoso 17% di partecipazione dei giovani".

 

Secondo Sciarini, coautore dell'analisi VOX, il 30% dei giovani interrogati hanno indicato di essersi espressi sull'iniziativa UDC il 9 febbraio. Il numero è stato rivisto al ribasso, come sempre in occasione delle analisi VOX, in quanto si parte dal principio che alcuni affermano di aver votato, pur non avendolo fatto. Inoltre le persone che votano hanno maggiormente la tendenza a partecipare ai sondaggi.

 

Longchamp ha dichiarato di prendere molto sul serio le critiche sul metodo utilizzato. "Se potessimo trovare un modo migliore di ponderare le cifre raccolte, lo faremmo", ha affermato. Secondo il politologo è tuttavia difficile trovare una soluzione migliore.

 

Per Longchamp, una soluzione potrebbe essere la creazione di una statistica nazionale. Ciò permetterebbe di ottenere risultati sicuri al fine di analizzare la partecipazione di gruppi precisi della popolazione, ha affermato. Per ottenere le informazioni utili sarebbe comunque necessaria una base legale, inoltre le spese sarebbero molto più elevate che per l'analisi VOX. Una soluzione potrebbe essere scegliere comuni particolarmente rappresentativi.

 

Le incertezze riguardanti la partecipazione non toccano tuttavia altri aspetti dell'analisi VOX, secondo Lohchamp. "Al giorno d'oggi le persone dicono di solito apertamente come hanno votato", ha aggiunto. Il politologo deciderà con i suoi partner di VOX se in futuro i dati della partecipazione dovranno essere verificati meglio o essere forniti con ulteriori indicazioni sul margine di errore.

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