Dappertutto in Europa si guarda con apprensione agli sviluppi in Ucraina. La propensione al rischio degli investitori, che già venerdì avevano dovuto fare i conti con perdite importanti, appare scarsa.
Sul fronte interno pesa l'effetto Nestlé (-1,85%), che da oggi è scambiata senza la cedola per il dividendo, pari a 2,15 franchi. Si muovono bene per contro gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (+0,55%) e Roche (+0,16%).
Perdite anche consistenti sono subite dai valori maggiormente sensibili alla congiuntura come ABB (-1,42%), Adecco (-2,50%), Geberit (-2,19%) e Holcim (-1,70%). Non presenta un andamento unitario il segmento del lusso, con Swatch (+0,36%) più tonica di Richemont (-0,70%).
Tutti negativi sono i bancari UBS (-1,13%), Credit Suisse (-1,39%) e Julius Bär (-0,35%). Fanalino di coda è Actelion (-2,65%), peraltro protagonista di un inizio anno dinamico.
Nel mercato allargato si è praticamente azzerato il valore di Cytos (-94,08%): la società, confrontata con uno studio clinico negativo per un suo farmaco, sta infatti valutando la chiusura. Male sono stati anche accolti i trimestrali di Kühne+Nagel (-3,34%). Sotto pressione pure Autoneum (-7,61%).