Cerca e trova immobili

SVIZZERAGli strumenti in mano alla COMCO funzionano

14.04.14 - 10:33
Nell'ultimo decennio le sanzioni dirette, i programmi di immunità a beneficio delle imprese che si autodenunciano e la possibilità di operare perquisizioni si sono dimostrate efficaci
None
Gli strumenti in mano alla COMCO funzionano
Nell'ultimo decennio le sanzioni dirette, i programmi di immunità a beneficio delle imprese che si autodenunciano e la possibilità di operare perquisizioni si sono dimostrate efficaci

BERNA - Per lottare contro i cartelli le sanzioni dirette, i programmi di immunità a beneficio delle imprese che si autodenunciano e la possibilità di operare perquisizioni si sono dimostrate efficaci: lo afferma la Commissione della concorrenza (COMCO), che oggi a Berna ha tracciato un bilancio positivo degli strumenti introdotti dieci anni or sono.

 

Le nuove, più affilate armi dell'arsenale dei controllori sono frutto dell'ultima revisione legislativa, entrata in vigore il primo aprile 2004. L'esistenza stessa di questi strumenti ha un effetto dissuasivo sulle imprese, hanno spiegato i responsabili della COMCO nella conferenza stampa annuale.

 

La loro forza non è però rimasta solo sulla carta. La statistica del decennio testimonia di 50 autodenunce, perquisizioni presso 91 imprese nell'ambito di 18 inchieste e 23 decisioni sanzionatorie in relazione a un totale di 97 imprese (per 41 aziende le misure non sono ancora passate in giudicato).

 

I nuovi strumenti si sono rivelati validi, "nonostante il loro utilizzo abbia reso le procedure più complesse e abbia richiesto l'impiego di parecchio personale", puntualizza la COMCO. Stando al direttore Rafael Corazza le multe, sommate, arrivano a centinaia di milioni. Prima del 2004 era invece possibile infliggere ammende solo in caso di recidiva.

 

Corazza si è detto quindi complessivamente soddisfatto dell'applicazione della legge sui cartelli. A livello normativo si potrebbero però introdurre miglioramenti, per esempio in ambito di diritto civile: non solo le imprese concorrenti, bensì anche chi è danneggiato da un cartello, cioè il consumatore, dovrebbe poter avviare una causa.

 

Il presidente della COMCO, Vincent Martenet, ha da parte sua auspicato norme più incisive nei confronti dei cosiddetti cartelli verticali, quelli che interessano i grandi gruppi che impongono prezzi e zone di vendita ai rivenditori. Questo era peraltro uno dei punti centrali della revisione della legge sui cartelli: nella sessione primaverile il Consiglio nazionale ha però deciso di non entrare in materia sul tema.

 

Per quanto riguarda l'anno passato, l'autorità è intervenuta con multe nell'ambito della costruzione di strade nel canton Zurigo e nel settore del trasporto aereo di merci: queste indagini hanno fra l'altro mostrato che, senza i programmi d'immunità e le perquisizioni, sarebbe molto difficile scoprire cartelli sui prezzi, in particolare negli accordi di appalto. Sempre nel 2013 la COMCO ha preso pure decisioni in materia di libri in lingua francese e di orologeria in relazione alle forniture di Swatch. Ha infine espresso raccomandazioni riguardo a i notai.

 

Ats

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE