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PALLAVOLODragoni, un campionato dominato

13.04.14 - 22:20
Il Lugano ha chiuso in trionfo la stagione 2013/14; dopo gli ovvi festeggiamenti comincerà a pensare alla prossima
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Dragoni, un campionato dominato
Il Lugano ha chiuso in trionfo la stagione 2013/14; dopo gli ovvi festeggiamenti comincerà a pensare alla prossima
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CADEMPINO – Il Lugano questa volta non ha fallito l’obiettivo. Con tre partite, nove set netti, i Dragoni hanno conquistato il secondo titolo della storia, il secondo consecutivo. La Energy Investments Lugano ha condotto le danze nella serie contro lo Schönenwerd sin dall’avvio, imponendosi in casa, prima dell’insidiosa trasferta infrasettimanale di mercoledì. Vincendo a Olten i Dragoni avevano messo una seria ipoteca sul titolo, che è diventato realtà nel tardo pomeriggio di sabato in un Palamondo finalmente gremito.

Il Lugano ha avuto una stagione formidabile, migliore se possibile di quella dello scorso anno. Sicuramente più impegnativa, sicuramente più difficile, sicuramente più entusiasmante. Dodici mesi fa i Dragoni conclusero il campionato con tre trofei in bacheca (SuperCoppa, Coppa e campionato) e si fermarono allo stadio degli ottavi nella CEV Challenge Cup, al termine di questa annata hanno bissato la conquista del titolo ed hanno disputato una Champions League all’altezza delle aspettative, conclusa al terzo posto di un gruppo di ferro, tra i più difficili del lotto, con due vittorie meritate contro i campioni turchi dell’Arkas Izmir. Entrati nel giro che conta grazie ad una “wild card”, i ticinesi hanno rappresentato la Svizzera nel migliore dei modi.

Detta così, a prima vista, può sembrare che il Lugano abbia vinto meno. In effetti all’appello manca la Coppa Svizzera (la SuperCoppa d’inizio campionato è stata abolita), che i Dragoni si sono lasciati sfuggire per un nonnulla al termine di un cammino straordinario. È una ferita ancora aperta, la sconfitta contro il Näfels di quindici giorni fa, ma è proprio perché scottati e sorpresi da quest’obiettivo mancato che Banderò e compagni hanno ulteriormente fatto fronte comune concedendo nulla allo Schönenwerd nella serie della finalissima. Il trionfo di sabato è il frutto di un lavoro intenso, che ha portato la Energy Investments Lugano a dominare il campionato in lungo e in largo, sia nella stagione regolare che nella serie di playoff, nella quale ha perso una sola partita contro Amriswil a causa di assenze di peso.

Un trionfo forse annunciato, ma che andava realizzato e come ama ripetere Mario Motta “vincere non è mai una cosa semplice” e può dare assuefazione. Insomma, tutto è bene ciò che finisce bene e dopo i festeggiamenti di rito la società, con alla testa il presidente Enderlin, tornerà immediatamente all’opera per creare una squadra competitiva anche per la prossima stagione, che molto probabilmente porterà di nuovo in Europa per un’altra entusiasmante avventura in Champions League.

Intanto i giocatori assaporano il gusto di un successo meritato. Romolo Mariano ha così commentato: “È una vittoria che abbiamo fortissimamente voluto e il frutto di un grande lavoro fatto su tutto l’arco di una stagione. Abbiamo saputo rimanere uniti anche nei momenti difficili e alla fine ce l’abbiamo fatta!”. Ha continuato Joël Bruschweiler: “È stata una stagione da incorniciare, nonostante il bemolle della Coppa. Avevo già vinto un titolo nel 2008 con il Losanna, ma questo ha un sapore del tutto diverso, è quello della maturità, della consapevolezza. Non potrei essere più felice di così”.

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