Cerca e trova immobili
Caso Job Contact: il deputato dell'MPS chiede l'apertura di un'inchiesta approfondita sulle pratiche in uso presso tutte le agenzie private di collocamento in Ticino
BELLINZONA - Giunge direttamente sui tavoli del Consiglio di Stato il caso Job Contact, sul quale la magistratura sta indagando a seguito di una segnalazione in cui si denunciano presunte pratiche illegali da parte dell'agenzia di collocamento.
Il deputato in Gran Consiglio Matteo Pronzini ha inoltrato al Governo cantonale un'interrogazione in cui chiede di far luce sulla vicenda, anche perché, come osserva il gran consigliere dell'MPS-PC, l'agenzia privata di collocamento "ha sottoscritto un contratto di collaborazione con la Sezione del lavoro".
Alla luce della denuncia al Ministero pubblico e all'apertura di un'inchiesta Pronzini vuole sapere dal Governo cantonale se, da parte del sindacato OCST, la Sezione del lavoro ha disposto con effetto immediato lo scioglimento o la sospensione dell'accordo di collaborazione con l'agenzia di collocamento Job Contact.
Inoltre il deputato vuole sapere "qual è l'esatta natura della collaborazione tra la Sezione del lavoro, gli Uffici Regionali di collocamento e i collocatori con la Job Contact e i suoi addetti". In particolare Pronzini chiede se i consulenti della Job Contact hanno accesso al sistema COLSTA e, in caso affermativo, a che dati hanno accesso. Il sindacalista chiede, inoltre, se i consulenti della Job Contact hanno il permesso di richiedere dei profili specifici agli uffici di collocamento.
Ma non finisce qui. Matteo Pronzini chiede quando è stato disposto l'ultimo controllo, a norma di legge, dell'agenzia Job Contact ini Ticino, chi vi ha partecipato, qual è stato l'esito e se è possibile visionare il rapporto.
Il deputato dell'MPS-PC chiede, inoltre, se non sarebbe il caso di "realizzare un'inchiesta approfondita sulle pratiche in uso presso tutte le agenzie private di collocamento in Ticino e se non sarebbe il caso "di rivedere la procedura di controllo delle agenzie private dei collocamento prima di sottoscrivere degli accordi di collaborazione con le stesse".
Infine, Pronzini chiede "se non è opportuno, secondo il principio di tutela della parte più debole (persone alla ricerca di un impiego spontaneamente iscritte alle agenzie private di collocamento o segnalate dagli URC), sospendere il contratto di collaborazione e la relativa collaborazione con le agenzie private di collocamento in Ticino in attesa dei risultati delle procedure dei due punti precedenti".
