A mettere ieri in ginocchio la borsa americana sono stati i dati aziendali deludenti e un'ondata di vendite sui titoli tecnologici che ha portato il Nasdaq ad arretrare in una misura che non si vedeva da mesi. A breve aprirà Wall Street: l'attenzione è concentrata sui prezzi alla produzione di marzo e sulla fiducia dei consumatori, dopo la delusione suscitata dai risultati di JP Morgan.
Sul fronte interno a pesare massicciamente sul listino principale sono i pesi massimi Novartis (-2,22%) e Roche (-2,94%), sulla scia di vendite che stanno interessando tutto il settore sanitario in Europa. Limita per contro relativamente le perdite il terzo più importante valore difensivo, Nestlé (-1,25%), che la settimana prossima informerà sull'andamento degli affari nei primi tre mesi.
La stagione è peraltro cominciata oggi con Givaudan (-2,42%), che ha diffuso dati in linea con le attese ma che soffre, secondo gli operatori, per i realizzi di guadagno. Perdite consistenti sono palesate dai titoli maggiormente sensibili alla congiuntura, come ABB (-1,76%), Adecco (-1,73%), Geberit (-2,64%) e Holcim (-2,10%). Sta scivolando all'indietro anche il segmento del lusso, con Swatch (-1,27%) e Richemont (-1,61%). Fanalino di coda è Actelion (-4,88%), che subisce particolarmente il brutto momento, a livello mondiale, per i valori tecnologici.
Chiaramente negativi, dopo i dati di JPMorgan, sono i bancari UBS (-2,72%), Credit Suisse (-2,35%) e Julius Bär (-2,48%), che da oggi è scambiata senza dividendo, come pure gli assicurativi Swiss Re (-2,10%) e Zurich (-1,83%).
Nel mercato allargato spazio ai fatturati di Ems Chemie (-1,50%) e Gurit (-0,15%). Evolva (-6,94%) è in netta perdita, dove che ieri, grazie a un cambiamento di obiettivo di corso di Credit Suisse, era stata protagonista di un'ottima performance.