Si tratta della misura con la quale i cristiano-sociali (partito gemello bavarese della Cdu) vogliono fare in modo che anche i fruitori delle autostrade nazionali provenienti da altri paesi partecipino ai costi. Ci tengono tanto: ci hanno montato su l'ultima campagna elettorale.
La tassa sarà operativa a partire dal gennaio 2016, secondo quanto ha annunciato il ministro dei Trasporti alla Frankfurter Allgemeine Zeitung, e il progetto di legge dovrebbe esser presentato entro l’estate. Il ministro Alexander Dobrindt, che nel gabinetto Merkel è appunto in quota Csu, ha ribadito che, con quello che in Germania viene chiamato il PKW-Maut, "anche i veicoli che, provenendo da altri paesi, utilizzano le strade tedesche, parteciperanno al finanziamento".
Se la tassa varrà per tutti gli automobilisti (anche per i tedeschi) - per non incorrere in una discriminazione che Bruxelles non tollererebbe - nel programma di coalizione c’è scritto chiaramente però che gli utenti tedeschi non dovranno essere caricati di costi ulteriori.
Il che vuol dire che, chiamati a pagare il pedaggio, riceveranno uno sconto altrove: per esempio sulla tassa di circolazione. "Ci aspettiamo che con il pedaggio gli automobilisti tedeschi non paghino un cent di più", ha detto il numero uno dell’associazione dell’industria automobilistica Matthias Wissmann alla Bild, commentando a caldo l’annuncio. C’è chi però ha già messo in dubbio, fra i banchi dell’opposizione, che il progetto possa andare in porto: "Ecco un tema della CSu destinato al fallimento" ha commentato Matthias Hoehn della Linke.
Il Pkw-Maut non piace né ai socialdemocratici, né al partito di Angela Merkel: ma si tratta di una promessa che la Csu ha strappato agli alleati per i suoi elettori. E Il governo formato dalla Grosse Koalition, fino ad oggi, si è mostrato fedele al programma.
