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BRATISLAVA - Il governo slovacco chiede all'Ue garanzie che Bratislava sarà pagata per le eventuali forniture del gas dalla Slovacchia in Ucraina. Lo ha detto oggi a Bratislava il premier Robert Fico. Secondo lui, i flussi attraverso il territorio slovacco potrebbero ridurre la dipendenza energetica di Kiev dalla Russia.
"È evidente che l'Ucraina non è capace di pagare i suoi conti del gas. Se vogliamo aiutare l'Ucraina, vogliamo avere le garanzie di pagamento, che ci può concedere la Commissione europea", ha detto Fico, sottolineando che per provvedere ai flussi inversi ci vogliono modifiche tecniche sul gasdotto di transito di cui i costi sono circa di 21 milioni di euro.
Fico ha anche ribadito la necessità di far partecipare la Russia alle trattative sulle forniture inverse del gas in Ucraina. "La soluzione tecnica deve essere tale da non danneggiare i contatti di base (della Slovacchia, ndr) con la Gazprom", ha aggiunto. Il gigante russo Gazprom ha di recente messo in dubbio la legittimità dei progetti delle forniture inverse del gas dall'Europa occidentale in Ucraina per sostituire il gas russo, di cui il prezzo per l'Ucraina èstato aumentato del 81%.
Il trasportatore slovacco del gas Eustream ha reagito dichiarando di non aver bisogno del consenso del fornitore russo per realizzare le forniture del gas in Ucraina. La Slovacchia copre il suo consumo annuo del gas (5,5 miliardi di metri cubi) con l'import dalla Russia, ma dopo la crisi nel 2009 ha messo in opera provvedimenti tecnici per poter importare il gas tramite il flusso inverso dall'Austria e dalla Repubblica ceca.
Ats Ans
