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BERNALa 'Ndrangheta in Svizzera e i 13 dell'asse Ticino-Zurigo

09.04.14 - 16:03
Il caso dei 13 presunti membri della mafia calabrese indagati in Svizzera, il procuratore pubblico della Confederazione: "Si deciderà prima dell'estate"
Foto d'archivio (Keystone)
La 'Ndrangheta in Svizzera e i 13 dell'asse Ticino-Zurigo
Il caso dei 13 presunti membri della mafia calabrese indagati in Svizzera, il procuratore pubblico della Confederazione: "Si deciderà prima dell'estate"

BERNA - La decisione di mantenere o meno la denuncia contro 13 presunti membri della 'Ndrangheta - la malavita organizzata calabrese - sarà presa dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC) prima dell'estate. Lo ha annunciato oggi il procuratore generale della Confederazione Michael Lauber, in un'intervista ai quotidiani "Tages-Anzeiger" e "Der Bund".

"Deciderò prima dell'estate sul seguito da dare a questa vicenda", ha detto Lauber, mostrandosi prudente al riguardo. Alla domanda se sia davvero persuaso della presenza di un'organizzazione criminale in Svizzera, nei confronti della quale esisterebbero prove sostanziali, il procuratore ha indicato di non poterlo affermare in modo definitivo. "Non è certo che la vicenda possa essere presentata davanti a un tribunale così come si pensava di fare in un primo tempo", ha detto.

L'inchiesta svizzera contro membri della 'Ndrangheta risale al 2002, a seguito di un'informativa presentata dalla autorità antimafia di Roma. Nel febbraio 2012 il Tribunale penale federale (TPF) aveva rinviato una prima accusa al MPC. I giudici di Bellinzona erano giunti alla conclusione che nel corso dell'interrogatorio di testimoni i diritti delle difesa erano stati violati. Il TPF aveva quindi chiesto al MPC di completare l'istruttoria.

A sua volta il Ministero pubblico della Confederazione aveva depositato un nuovo atto d'accusa al TPF contro i presunti 13 affiliati alla 'Ndrangheta, accusati di traffico di droga e armi nell'ambito di una organizzazione criminale attiva dal 1994 sull'asse Zurigo-Ticino-Italia. La vicenda era stata rivelata al pubblico con il nome di "Quatur".

Nell'intervista Lauber fa inoltre riferimento a condizioni quadro di natura giuridica definite "delicate". "Ci si può domandare - ha detto - che cosa il legislatore abbia voluto fare con l'articolo sulla criminalità organizzata".

Da una parte si tratta di un articolo sull'assistenza penale internazionale, dall'altra l'articolo serve pure a condurre processi penali, ha spiegato il procuratore generale. "I tribunali in linea di principio lo sostengono, ma pongono l'asticella troppo in alto per riuscire a giungere a delle condanne", ha aggiunto.

ats

 

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