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L'OSPITE18 maggio: le indicazioni di voto

09.04.14 - 15:31
UDC Ticino
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18 maggio: le indicazioni di voto
UDC Ticino

L’Unione Democratica di Centro, nel corso della riunione del Comitato cantonale che ha avuto luogo ieri sera, 8 aprile 2014, sui temi di natura cantonale in agenda il 18 maggio raccomanda ai cittadini di sostenere il referendum che si oppone al taglio dei sussidi di cassa malati, di votare NO al freno ai disavanzi e SÌ all’amnistia fiscale.

 

NO al taglio ai sussidi di cassa malati perché si tratta di un provvedimento pensato male e proposto con modalità inaccettabili, che va a colpire anche coloro che si trovano in stato di necessità, non affronta il problema degli abusi, si accontenta di 14 milioni di franchi di risparmi invece di realizzarne 40, ed è stato deciso senza dare il tempo agli assicurati di adeguarsi alle nuove disposizioni.

 

NO al freno ai disavanzi, uno strumento subdolo che mira a introdurre il moltiplicatore cantonale - ovvero maggiori tasse per tutti i cittadini - e perché è stato pensato per dare la possibilità all’ente pubblico di spendere senza la necessaria prudenza, sapendo che saranno i contribuenti a colmare le spese eccessive.

 

SÌ all’amnistia fiscale perché rappresenta un provvedimento pensato non per assolvere coloro che, in passato, hanno evaso le tasse, ma, al contrario, per chiamarli finalmente alla cassa e recuperare somme sottratte alla comunità, altrimenti impossibili da ottenere con modalità differenti.

 

Per quanto riguarda i temi di carattere federale, il Comitato cantonale sostiene il SÌ all’acquisto dei Gripen, SÌ all’iniziativa contro i pedofili, NO alla medicina di base e NO al salario minimo di 4000 franchi per tutti.

 

L’acquisto dei Gripen è una necessità cui l’aviazione svizzera non può rinunciare per garantire la sicurezza e la neutralità del Paese in un periodo in cui i sommovimenti internazionali ci mostrano chiaramente che non viviamo in un mondo in pace. Spalmare tre miliardi di franchi nell’arco di dieci anni, contrariamente a quanto sostiene chi si oppone non solo all’acquisto dei Grifoni svedesi, bensì all’esercito in sé, non è una spesa eccessiva e, inoltre, garantirà importanti introiti ai cantoni - tra cui il Ticino - grazie ai lavori di manutenzione, aggiornamento e acquisizione di know how.

 

Il Sì all’iniziativa che vuole impedire per sempre ai pedofili di lavorare con bambini è dettato dalla costatazione che la quasi totalità dei pedofili si dimostra recidiva. Impedire di lavorare a stretto contato con i bambini a chi è già stato condannato per atti di pedofilia è infinitamente più importante di qualsiasi - presunta - violazione dello Stato di diritto, che deve tutelare i soggetti più deboli della società, e non quelli più forti e violenti.

 

Pur riconoscendo il problema della mancanza di medici di base e pur ritenendo necessaria l’introduzione di leggi che ne tutelino la figura, l’UDC raccomanda il NO all’iniziativa sui medici di famiglia. Ancorare alla costituzione svizzera provvedimenti che dovrebbero essere tradotti in semplici leggi non è una soluzione né per i malati, né per i medici stessi. Appoggiare le richieste dei favorevoli al sì, significa pure aprire le porte ad uno spostamento di competenze dai cantoni alla Confederazione, mettendo a segno un altro attacco al federalismo.

 

Un chiaro NO è quello all’iniziativa lanciata dal Partito socialista che mira a introdurre un salario minimo di 4000 franchi per tutti. Non è in questo modo che si combattono gli abusi e il dumping salariale, ma è in questo modo che si mettono in crisi centinaia di piccole e medie aziende che non saranno in grado di introdurre correttivi verso l’alto dettati dallo Stato, contrariamente alle grandi aziende e alle multinazionali in grado di affrontare sfide di questo tenore.

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