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SVIZZERACasinò svizzeri, introiti in calo nel 2013

09.04.14 - 11:15
Anche le case da gioco ticinesi hanno subito un calo del prodotto lordo dei giochi
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Casinò svizzeri, introiti in calo nel 2013
Anche le case da gioco ticinesi hanno subito un calo del prodotto lordo dei giochi

BERNA - I 21 casinò svizzeri hanno registrato un nuovo calo di introiti nel 2013. Il prodotto lordo dei giochi è diminuito dell'1,5% rispetto all'anno prima, a 745,9 milioni di franchi, sebbene le due nuove case da gioco di Zurigo e Neuchâtel, aperte nell'autunno 2012, abbiano registrato per la prima volta un anno intero di esercizio. L'associazione di categoria si lamenta dell'accresciuta concorrenza estera, ma anche di quella interna illegale e di quella su internet.

 

Dal 2007 i ricavi sono crollati del 25%, indica la Federazione svizzera dei casinò in una nota diramata oggi. Tanto che il contributo dei casinò svizzeri all'AVS e ai cantoni si è ridotto nel 2013 a 356,2 milioni di franchi, contro i 539 milioni del 2007.

 

"Un'ampia offerta diversificata di giochi d'azzardo sorge in prossimità del confine in Germania, Francia e Italia", mentre in Svizzera ci sono sempre più club di giochi illegali, scrive l'associazione di categoria. Inoltre internet, liberamente accessibile ovunque, diventa una concorrenza "sempre più forte" con i giochi online. I casinò svizzeri, "fortemente regolamentati, perdono così parti di mercato in favore della concorrenza, che è più debolmente, anzi per nulla regolamentata", si lamenta la Federazione.

 

Secondo l'associazione con sede a Berna, "ci troviamo oggi in una situazione che rammenta quella esistente prima che fosse soppresso il divieto delle case da gioco nel 1993": gli svizzeri giocano sempre di più all'estero. Il volume d'affari dei casinò elvetici diminuisce dunque in modo costante dal 2007, e con esso il contributo all'AVS e ai cantoni.

 

Con la nuova legislazione sui giochi in denaro questo sviluppo dev'essere fermato, chiede la Federazione. Il legislatore "deve di nuovo concentrarsi sugli obiettivi iniziali", ossia di far giocare gli svizzeri nei casinò sorvegliati e non seguendo "offerte straniere incontrollate".

 

Dei 356,2 di imposta fruttata l'anno scorso dai casinò elvetici, 304,8 sono andati all'AVS e 51,4 ai cantoni. Anche le case da gioco ticinesi hanno subito un calo del prodotto lordo dei giochi. Mendrisio ha incassato 57,1 milioni (-10,3%), Lugano 50,4 milioni (-6,5%) e Locarno 21,7 milioni (-7,5%).

 

Ats

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