GIAPPONEAnche la Yamaha si converte al 3 ruote

IWATA - Dopo le case europee, anche la giapponese Yamaha si converte alla filosofia del tre ruote e presenta il suo primo modello che si caratterizza per maneggevolezza e compattezza. La casa di Iwata sembra essersi innamorata del numero tre: tanti sono i diapason dello stemma, i cilindri della MT-09 e le tre ruote del Tricity. Uno scooter rivoluzionario che, rispetto ai competitor europei quali Piaggio, Quadro e Peugeot, basa la forza del progetto su un fattore determinante: il peso. La versione 125 pesa solo 152 chili rispetto agli oltre 200 della concorrenza europea. Un fatto che, va da sé, lo rende molto più agile e in grado di far breccia nel mercato delle donne, dei pendolari e dei più giovani che vogliono evitare il traffico cittadino.

Questi risultati sono stati raggiunti grazie a un totale ripensamento della struttura a tre ruote. A partire dal sistema di basculamento LMW che si basa su una sospensione a forma di parallelogramma posizionata dietro il faro, abbinata a una forcella teleidraulica “tandem” con due steli per ogni ruota così da garantire la necessaria rigidità. L’escursione è di 90 mm, mentre le ruote sono da 14", una misura sempre più in voga sul mercato. La posteriore è invece da 12". Lo schema a tre ruote consente di portare il peso sull’anteriore raggiungendo una distribuzione 50-50, tipica delle moto sportive e molto più bilanciata rispetto a uno scooter tradizionale.

Anche il baricentro è stato posto appena sotto la sella. La frenata prevede un sistema integrale denominato UBS: la leva di sinistra aziona i dischi, ripartendo la forza per una frenata bilanciata. Quella di destra agisce solo sui freni anteriori. Il motore è un 125cc con aspirazione e scarico rivisti e nuovo cilindro senza mantello in acciaio.