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REGNO UNITO"Il punto più alto della mia carriera"

03.04.14 - 08:36
In occasione della prima inglese dell’attesissimo film biblico "Noah", 20 minuti ha incontrato e intervistato la giovane e amatissima diva Emma Watson
Foto Keystone
"Il punto più alto della mia carriera"
In occasione della prima inglese dell’attesissimo film biblico "Noah", 20 minuti ha incontrato e intervistato la giovane e amatissima diva Emma Watson

LONDRA - Senz’altro Noah, uno dei film di questa incipiente primavera diretto dall’enfant-prodige del cinema contemporaneo Darren Aronofsky (The Wrestler e Il cigno nero), potrebbe anche essere l’inizio di un’invasione. Chissà che Hollywood non possa prenderci gusto e riscoprire i kolossal biblici? Sullo schermo un cast pazzesco: Russel Crowe, Anthony Hopkins, Jennifer Connely ed Emma Watson che vestirà i panni di Ila.

Dopo aver recitato in film ad alto budget come quelli della saga Harry Potter è stato molto diverso lavorare sul set di un kolossal dichiarato come Noah?
"È stato pazzesco, il set era veramente titanico. E, credetemi, in questo non è facile impressionarmi. Anche Harry Potter puntava in alto ma qui siamo proprio su di un altro livello".

Cosa ti ha colpito maggiormente?
"Veder realizzato dal vivo un mondo come quello che appare nella Bibbia. È una cosa estremamente potente e impressionante".

Jennifer Connely ha definito questo film «Il punto più alto della mia carriera».
"
Anche per me è lo stesso. È il film che mi ha chiesto di più e mi ha spinto a superare i miei limiti di attrice. È stata una grande soddisfazione".

"Ha recitato a fianco di Russel Crowe, è veramente scorbutico come si dice?"
"Niente affatto! È un grandissimo professionista con un’encomiabile etica del lavoro. Per me è stato arricchente lavorare con lui, un vero privilegio!".

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