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ITALIAAddio al bicameralismo, senatori non più eletti

31.03.14 - 22:30
Ecco cosa cambierà con la fine del bicameralismo perfetto
Nella foto Keystone pianisti nella Camera dei deputati
Addio al bicameralismo, senatori non più eletti
Ecco cosa cambierà con la fine del bicameralismo perfetto

ROMA - Stop al Bicameralismo perfetto; ridefinizione della divisione delle competenze tra Regioni e Stato; introduzione di un Senato delle Autonomie che non dà la fiducia al governo, non è eletto dai cittadini e i cui membri sono espressione di Regioni e Città. È l'impianto della riforma costituzionale approvata oggi dal Consiglio dei ministri e che comincerà il suo iter in Senato.

Ecco i punti principali:

CAMERA: è la sola titolare del rapporto di fiducia con il Governo ed esercita la funzione di indirizzo politico, la funzione legislativa e di controllo dell'operato del Governo.

SENATO DELLE AUTONOMIE: secondo il progetto presentato da Matteo Renzi "rappresenta le Istituzioni territoriali" ed "esercita la funzione di raccordo tra lo Stato e le Regioni, le Città metropolitane e i Comuni".

SENATORI: i senatori non saranno più eletti dai cittadini: il Senato sarà composto dai Presidenti delle Giunte regionali, e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, dai sindaci dei Capoluogo di Regione e di Provincia autonoma, nonché, per ciascuna Regione, da due consiglieri regionali e da due sindaci. In più si prevede che "21 cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario" possano essere nominati senatori dal Presidente della Repubblica" . I senatori nominati dal Quirinale rimangono in carica sette anni.

148 SENATORI, SENZA INDENNITÀ: i senatori saranno in tutto 148 e non non percepiranno indennità di nessun tipo.

BICAMERALISMO ADDIO...: le leggi sono approvate dalla Camera. Entro 10 giorni il Senato, su richiesta di un terzo dei suoi membri, può chiedere di esaminarle, proponendo modifiche entro 30 giorni. L'ultima parola è però della Camera che decide entro altri 20 giorni.

...SALVO CHE PER RIFORME COSTITUZIONALI: il Senato mantiene l'importante potere di approvare insieme alla Camera le leggi di riforma della Costituzione. Camera e Senato eleggono insieme il presidente della Repubblica.

CNEL ADDIO: è abrogato il Consiglio nazionale Economia e Lavoro.

NUOVE COMPETENZE PER STATO E REGIONI: scompaiono le materia di competenza concorrente tra Stato e Regioni. Tornano di competenza esclusiva dello Stato materie come le norme generali sul governo del territorio, il sistema nazionale della protezione civile, la produzione, trasporto e distribuzione nazionali dell'energia, le grandi reti di trasporto e di navigazione di interesse nazionale.

CLAUSOLA UNITÀ NAZIONALE: Su proposta del Governo, lo Stato può legiferare su materie di competenza regionale "quando lo richieda la tutela dell'unità giuridica o dell'unità economica della Repubblica o lo renda necessario la realizzazione di programmi o di riforme economico-sociali di interesse nazionale".

DEVOLUTION SOFT: Lo Stato può, con una legge approvata a maggioranza assoluta della Camera, devolvere ad una o più Regioni la funzione legislativa, "anche su richiesta delle Regioni e per un tempo limitato".

ats

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