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La segnalazione di una lettrice: "È morto 24 ore dopo. Altri casi in poche settimane". Besomi: "Fate attenzione quando lasciate i vostri cani fuori dai negozi"
LUGANO - Il cane, è noto, è il miglior amico dell'uomo. Separarsene, dunque, diventa ancor più difficile quando a portarti via l'affetto incondizionato del tuo amico animale è il meschino gesto di qualcuno. Un dubbio atroce, questo, che non lascia dormire la signora R.P. di Lugano.
"Il 18 marzo, come sempre, sono andata a fare una passeggiata con il mio Milo - ci spiega R. al telefono -. Passato il sentiero lungo il fiume, dietro Viganello, sono andata alla Migros a Molino Nuovo. Ho lasciato legato fuori il mio cane giusto una manciata di minuti".
La signora R. esce dalla Migros e trova Milo intento a mangiare qualcosa. "Leccava l'asfalto. L'ho subito allontanato e ho notato delle bricioline per terra. Vicino, un bocconcino, qualcosa di molliccio. Una specie di Pan di Spagna, o un plumcake. Ho portato via il mio Milo, sembrava stesse bene. Non abbiamo però nemmeno fatto in tempo ad arrivare a casa".
Il cane inizia a stare male. Convulsioni, vomito. Milo si contorce e sbava preoccupando la sua padrona a tal punto da spingerla a portare il cane immediatamente dal veterinario. "Mi hanno detto subito che i sintomi erano quelli di un avvelenamento. L'ho lasciato in clinica consapevole del fatto che avrebbe potuto non farcela".
E così è stato. Il giorno seguente arriva la telefonata della clinica: Milo non c'è più. R. è distrutta. Raccontando la sua vicenda scopre però che il suo non è un caso isolato. "Altre due persone, sempre in questa zona, hanno visto i loro cani morire nello stesso modo".
Una segnalazione analoga la troviamo anche sulla pagina Facebook di Animalife Ticino: "ATTENZIONE!! Due cani morti in una settimana a causa di bocconi avvelenati, Lugano, zona Migros Molino Nuovo, passa parola".
Lugano, e in particolare il quartiere di Molino Nuovo, non sono estranei a casi di avvelenamento. Nel 2010, nei pressi del cimitero, erano stati segnalati proprio su Ticinonline ben tre avvelenamenti.
Dalla polizia, intanto, scopriamo che non ci sono altre denunce in questo senso. Emanuele Besomi, responsabile della Spab, sottolinea tuttavia l'importanza di denunciare fatti come quello capitato a Milo: "Questo, purtroppo, deve essere letto come un invito a fare attenzione quando si lasciano fuori dai negozi i propri animali. Anche perché in questa circostanza non si tratta del contadino che cerca, in un modo comunque sbagliato, di proteggere il proprio orto. Se è stato un gesti intenzionale è opera di persone crudeli e senza scrupoli".
Il consiglio della Protezione Animali, inoltre è quello di far analizzare l'alimento ingerito. "Dal veleno utilizzato si può risalire all'autore. Sono infatti poche le sostanze in grado di uccidere in questo modo. E molte, si pensi ad esempio al cianuro, non sono nemmeno facili da reperire".
