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PROVA SU STRADAMitsubishi Space Star – C’è posto qui?

27.03.14 - 09:33
È piccola e consuma poco: l’auto giusta per i tempi di crisi. I contenuti sono interessanti, ma la concorrenza delle "low cost" è davvero spietata.
Mitsubishi
Mitsubishi Space Star – C’è posto qui?
È piccola e consuma poco: l’auto giusta per i tempi di crisi. I contenuti sono interessanti, ma la concorrenza delle "low cost" è davvero spietata.

LOTTA AL PREZZO - Sarà difficile per la nuova Mitsubishi Space Star ritagliarsi un posto di rilievo nel combattutissimo mercato automobilistico odierno, in particolare in quelle fasce di mercato in cui la lotta al “prezzaccio” è spietata e senza precedenti. Partiamo quindi dal prezzo di listino, unico accessorio (la vernicia metallizzata) incluso, del nostro esemplare: 20'598 franchi. Per questo prezzo ci portiamo a casa la motorizzazione più potente (1,2 litri, 80 cavalli) nell’allestimento Navigator (il più ricco) comprensivo di navigatore, retrocamera di posteggio, climatizzatore automatico, connessione telefonica Bluetooth con interfaccia musicale di ogni genere, sedili riscaldabili, apertura portiere e accensione “keyless”. Un bel po’ di roba. Purtroppo per un oscuro motivo, chiunque voglia questo allestimento – l’unico con il navigatore – deve per forza prendere il cambio a variazione continua CVT. Peccato. Ma in ogni caso, fatti due conti scopriamo che il prezzo è effettivamente concorrenziale rispetto ad una FIAT Panda accessoriata nello stesso modo, è pressoché simile ad una Hyundai i10, mentre se andiamo a prendere una Dacia Sandero di pari livello scopriamo che quest’ultima costa quasi un quarto in meno pur trattandosi di un’automobile che, per dimensioni e spazio, si piazza una categoria sopra.

SI RISPARMIA SOLO DOVE SI DEVE - La Space Star è infatti lunga 3 metri e 71 centimetri, dimensioni tipiche del segmento A. Il più piccolo. Ma nonostante le misure lo spazio a bordo è davvero generoso anche nella zona posteriore, tanto che quattro persone non devono sacrificarsi più di tanto nel prendere posto e anche il bagagliaio sfoggia qualche litro in più rispetto alle citate concorrenti italiane e coreane. Peccato solo che la soglia di carico alta non sia particolarmente agevole. Detto questo l’appeal (lo si può chiamare così?) della plancia è tipicamente nipponico, vale a dire che ci si trova di fronte un paesaggio plastico e piuttosto deserto in cui lo schermo del navigatore riesce a nobilitare un po’ l’insieme. Ad attenta analisi i materiali risultano però onesti ma è in particolare la buonissima qualità costruttiva a incrementare la valutazione, dimostrando che i giapponesi ancora una volta sono stati capaci di badare al sodo proponendo un prodotto solido non risparmiando dove non si dovrebbe – un brutto di vizio soprattutto dei costruttori europei, anche dei più blasonati. Oltretutto il conducente si ritrova con un’interfaccia ben leggibile e facile da utilizzare. A livello ergonomico è solo peccato che il volante non sia regolabile in profondità. Se invece usciamo dall’abitacolo possiamo dire che per quanto non particolarmente moderna  la linea esterna cerca, come tutte le altre concorrenti del segmento, di attrarre gli sguardi con tratti piuttosto personali e simpatici, aiutati dai colori vivaci e dalle rifiniture cromate degli allestimenti più ricchi nel darle un po’ dl glamour per compensare il grigiore dell’abitacolo.

UNA VITA IN CENTRO - L’habitat naturale della Space Star è, ovviamente, la città. Non tanto per le dimensioni quanto per il raggio di sterzata che ti da l’impressione di poterti girare su te stesso e che ti permette di posteggiarla con un dito, nel vero senso della parola. D’altro non è assolutamente concepita per l’autostrada, territorio in cui diventa rumorosa e fatica a mantenere velocità “elevate” costanti, facendo oltretutto schizzare verso l’alto gli ottimi consumi che, in ambiente quasi prevalentemente urbano, ci hanno fatto registrare un media di circa 5 litri ogni 100 chilometri. Molto buono. Per quanto con il cambio manuale i consumi scendano ulteriormente, il CVT aiuta a tenerli bassi operando il più efficientemente possibile, e grazie all’erogazione rotonda del tre cilindri in salita non si deve invadere la zona alta del contagiri cosicché anche il rumore resta più contenuto rispetto ad altre automobili con la stessa tipologia di cambio provenienti anche da segmenti più alti. Per quanto oggettivamente lenta la Space Star sfoggia però un temperamento frizzante ed il peso di soli 940 kg aiuta anche conferirle un comportamento stradale piuttosto agile. Seppur caratterizzato da qualche scossone sugli asfalti più dissestati, l’assetto mostra una certa cura nella sua messa a punto visto che ad una certa morbidezza più che adatta ad un’automobile di questa categoria abbina un comportamento stabile e sicuro una volta trovato l’appoggio in curva, tanto che anche in situazioni d’emergenza l’ESP deve lavorare davvero poco. In particolare si noti la scelta tecnica di utilizzare un assale posteriore Multilink, ben più raffinato – oltre che costoso – rispetto al classico ponte torcente e solitamente utilizzato su automobili ben più costose e performanti. Si guida quindi con un certo piacere, tranne per il fatto che i sedili non offrono molto sostegno laterale e che la gamba destra ad ogni curva sinistra rischia di spostare il selettore del cambio dalla posizione “D” alla “DS”.

PIÙ SOSTANZA CHE APPARENZA - Tirate le somme la Space Star è un’automobile onesta, sincera, piccola nelle dimensioni ma ricca nei contenuti, che non nasconde con fuorvianti luccichii quella che è la sua vera natura: ovvero badare al sodo anteponendo la sostanza all’immagine. Il che può essere sicuramente un buon valore per quegli automobilisti che non hanno bisogno di apparire, mentre potrebbe essere un limite per quelli che, invece, in automobili di questa categoria cercano un po’ di vivacità, colore e personalizzazione. A ognuno a il suo. Anche se, certamente, costasse qualche migliaio di franchi in meno avrebbe dalla sua un rapporto qualità/prezzo davvero imbattibile.

 

SCHEDA TECNICA

ModelloMitsubishi Space Star
Versione1,2 Navigator
Motore3 cilindri, benzina, aspirato
Cilindrata1'193 cc
Potenza80 cv @ 6'000 giri/min.
Coppia106 Nm @ 4'000 giri/min,
TrasmissioneCambio a variazione continua, trazione anteriore
Massa a vuoto940 kg
Accelerazione 0-100 km/h12,8 secondi (dichiarato)
Velocità masisma173 km/h (dichiarato)
Consumo medio4,4 L/100 km (dichiarato)
Prezzo19'990 CHF
Prezzo eseomplare provato20'598 CHF
  
Ci piaceHa tanta sostanza
Non ci piaceAlcune concorrenti sono più desiderabili

 

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