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PRO JUVENTUTEI giovani imparano la nostra indifferenza

20.03.14 - 07:00
Un ragazzo si accascia al suolo per un malore e nessuno lo soccorre: di chi è la colpa?
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I giovani imparano la nostra indifferenza
Un ragazzo si accascia al suolo per un malore e nessuno lo soccorre: di chi è la colpa?

I bambini e i giovani crescono e imparano anche per imitazione. Ciò significa – detto molto in fretta – che essi sviluppano modelli di comportamento, riflessione, atteggiamento e molto ancora, appresi dal loro ambiente circostante, fatto di persone, televisione, web e via dicendo. Mi ha molto colpito la notizia, recentemente pubblicata anche da "20 Minuti", di un giovane colpito da malore che, accasciatosi davanti ad un distributore di banconote, si è visto letteralmente passare sopra da chi faceva la fila per usufruire di questo servizio, persone che, a quanto sembra, non hanno nutrito il benché minimo interesse – o magari: preoccupazione – per la sofferenza  che, letteralmente, "stava ai loro piedi".

Per il giovane in questione, che ha potuto essere soccorso soltanto dopo alcune diecine di minuti, ci saranno forse conseguenze durature. Mi chiedo, però – e soprassiedo sulle considerazioni che sarà chiamata a fare la giustizia in materia di omissione di soccorso -, a cosa pensassero le persone che, in coda, hanno visto il giovane accasciarsi. Per tornare alla questione iniziale: quali sono i modelli ai quali queste persone – in questo caso, almeno – hanno fatto riferimento? Perché, oggi, davanti alla sofferenza di un giovane (ma di qualsiasi persona) c'è chi gira la faccia? Cosa ci porta a pensare, prima di tutto, che una cosa del genere sia qualcosa di pericoloso o, addirittura, di una simulazione o di una messa in scena?

A nostra volta, a furia di "far finta di niente" o – peggio ancora – nel continuare a credere che il problema non è nostro ma che ci penserà poi qualcun altro a risolverlo, forniamo ai nostri ragazzi dei pessimi esempi di esercizio di responsabilità e di pratica attiva della cittadinanza. Non lamentiamoci, poi, se lo scorribandare di un paio di motorini ci rovinerà il sabato sera estivo in pergola.

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