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SVIZZERA19 marzo – Continua la festa ai papà...

17.03.14 - 14:30
A queste condizioni, Paternità? No grazie!
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19 marzo – Continua la festa ai papà...
A queste condizioni, Paternità? No grazie!

Diventare o non diventare padri?

Quale risposta potranno dare i padri separati e i potenziali futuri padri al­lorquando la Giudice Emanuela Epi­ney- Colombo del Tribunale di Appello nel suo recente libro "Il cit­tadino e l’autorità tutoria" scrive

"Il rifiuto del figlio capace di discer­nimento alle relazioni personali deve essere tenuto in considerazione, ma il giudice o l’autorità tutoria non è vincolato dall’opinione del figlio e può imporre il diritto di visita se ri­tiene che non è contrario al bene del figlio.

In presenza di una sindrome d’alie­nazione parentale (cosiddetta PAS), indotta dalla madre e dall’ambiente in cui essa vive, il diritto di visita può essere sospeso.

In ogni caso non si possono eserci­tare pressioni fisiche o morali sul fi­glio capace di discernimento per costringerlo a diritti di visita di cui non vuole sapere.

Di principio mantenimento e rela­zioni personali sono indipendenti l’uno dall’altro e la violazione del­l’obbligo di mantenimento non può di per sé comportare la limitazione o la soppressione del diritto di visita. Il genitore privato del diritto di visita resta in ogni caso obbligato al man­tenimento. (pagg 150 e 151).

La situazione legale attuale non è soddisfacente e in caso di un rifiuto ostinato del genitore affidatario alle relazioni personali il titolare del di­ritto di visita si trova disarmato. (pag 153)" ?

Quale risposta potranno dare i poten­ziali futuri padri allorquando il Con­siglio federale e la Consigliera federale Simonetta Sommaruga, nel loro progetto di modifica del nuovo diritto al mantenimento (vedasi al link http://www.ejpd.admin.ch/content/ejpd/it/home/dokumentation/mi/2012/2012-07-042.html), propon­gono che

"(…) il contributo al mantenimento dei figli comprenda in futuro anche i costi che sorgono per il genitore che li accudisce. Sinora ciò non era pos­sibile per i figli di genitori non spo­sati. Questa discriminazione va pertanto eliminata. Con la modifica proposta i figli stessi avranno diritto a un contributo di mantenimento che comprende anche i costi del loro ac­cudimento da parte di uno dei geni­tori, indipendentemente dallo stato civile di questi ultimi.

(...) quando dopo una separazione i mezzi non sono sufficienti per due economie domestiche (...) i figli usufruiscono di un nuovo diritto qualora la situazione economica del genitore che ha l’obbligo di versare i contributi di mantenimento dovesse migliorare notevolmente. In tal caso quest’ultimo deve pagare la differenza tra i contributi effettivamente versati negli ultimi cinque anni e quanto spettava di diritto ai figli. Il contributo che spetta di diritto ai figli dovrà pertanto essere obbligatoriamente stabilito nella decisione sul mantenimento. Il diritto ai contributi passa agli enti pubblici se questi hanno elargito ai figli prestazioni di aiuto sociale." ?

Paternità? No grazie!

Noi padri contiamo meno di nulla! A queste condizioni, e fino a quando il diritto di famiglia e la giurisprudenza nei casi di separazione e divorzio non cambieranno, maschi "Pater­nità? No, Grazie!"

Venite a manifestare con noi in Piazza Dante a Lugano il 19 marzo prossimo dalle 14.00 in avanti.

Ci aspettiamo la presenza di sostenitori e simpatizzanti, come pure che i tanti padri sepa­rati residenti in Ticino trovino il co­raggio e partecipino numerosi. Restare nella tana a leccarsi le ferite non farà cambiare la nostra attuale situazione, come neppure il futuro dei nostri figli maschi, al 70% poten­ziali futuri padri separati bancomat.

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