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ATTUALITÀAl via le assemblee generali e i dividenti

05.03.14 - 12:20
Il consueto appuntamento con lo speciale BSI sul mercato azionario svizzero
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Al via le assemblee generali e i dividenti
Il consueto appuntamento con lo speciale BSI sul mercato azionario svizzero

Dopo le presentazioni dei risultati annuali, per la borsa svizzera è tempo di assemblee generali, che di solito suscitano l’interesse (e l’appetito) degli investitori con la distribuzione del dividendo. I maggiori titoli dell’SMI sono tradizionalmente orientati alla sostenibilità e regolarità del DY. Davanti a tutti sono gli assicurativi, che con distribuzioni miste (quindi in parte sotto forma di rimborso di capitale, a diverso regime di tassazione) o straordinarie (Swiss Re, per un rendimento totale atteso del 10%), dovrebbero nuovamente mettersi in evidenza.

 

La distribuzione del dividendo rende necessaria una lettura maggiormente critica dell’andamento dell’SMI, il quale, essendo un indice calcolato secondo la ponderazione semplice della capitalizzazione fluttuante non tiene conto del dividendo, corrisposto in un unico versamento annuale. Per i prossimi 3 mesi la borsa mostrerà quindi correzioni puntuali per i titoli al momento della quotazione ex, ed il reale andamento dell’SMI sarà unicamente visibile se calcolato in “total return”.

 

Le assemblee generali di quest’anno rivestono anche un’importanza particolare: si tratta infatti della prima volta in cui gli azionisti, a seguito dell’iniziativa Minder approvata lo scorso anno in votazione popolare, potranno esprimersi sulla remunerazione del management.

 

L’apripista è stata Novartis, che ha ridimensionato del 20% la remunerazione del consiglio d’amministrazione, rimandando all’anno prossimo la decisione per il management. Roche (4.3.) ha già annunciato analoghe misure, anche se il voto dell’assemblea è già scontato, essendo la maggioranza dei voti nelle mani della famiglia fondatrice. Poca trasparenza invece nelle intenzioni del settore bancario, spesso il più discusso in tema di remunerazioni.

 

In attesa di incontrare i propri azionisti (AG il 3.4), il management del Credit Suisse è stato impegnato in un rendiconto ben più delicato davanti alla commissione d’inchiesta del Senato americano. La correzione del titolo ne è la diretta conseguenza. CS ha già accantonato CHF 295 mio in previsione di un possibile accordo extragiudiziale, ma sapendo come in passato UBS abbia dovuto versare USD 780 mio, il mercato anticipa che il 1T14 potrebbe essere gravato da ulteriori provvigioni.

 

Tra le comunicazioni dei risultati FY13 più importanti, in ottica buy list segnaliamo Straumann, che con utili e margini superiori al consensus ha riportato alla dimensione aziendale (e quindi non settoriale) la precedente modesta presentazione di Nobel Biocare. Il dato saliente è la conferma della nostra tesi d’investimento con utili operativi che dopo anni di contrazione hanno finalmente invertito la tendenza iniziando a crescere. Anche le stime di crescita si fanno ora più ottimistiche, soprattutto grazie all’esposizione ai mercati asiatici (FY14e +12%) e americano (FY14e +6%), che dovrebbero abbellire una crescita che in Europa sarà sempre debole (+2%) anche se in buona ripresa.

 

L’SMI ha nuovamente avvicinato i suoi massimi storici, beneficiando della momentanea distensione sui mercati azionari mondiali favorita della retorica rassicurante adottata dalla FED. Tra i 5 migliori titoli della settimana ritroviamo Holcim e Adecco (che hanno quindi ben assorbito la rispettiva correzione di breve, subita lo scorso mese), e Roche, sulla quale convergerà l’attenzione settimana prossima in occasione della sua assemblea degli azionisti (il 4.3.) e la comunicazione del dividendo.

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