"L'autunno scorso abbiamo abolito questa clausola", ha precisato Vincenz
BERNA - Il gruppo delle banche Raiffeisen ha deciso di adattare il suo modello all'evoluzione del mondo bancario: in particolare, è stato abolito il contributo di 8'000 franchi che avrebbe potuto essere chiesto ai clienti in caso di crisi. Lo ha dichiarato oggi in un'intervista al domenicale romando "Le Matin Dimanche" il presidente della direzione Pierin Vincenz.
"L'autunno scorso abbiamo abolito questa clausola", ha precisato Vincenz. "La decisione deve ancora essere avallata dalle 316 assemblee generali" delle banche che formano il gruppo Raiffeisen.
"Si tratta di una clausola di altri tempi. Cinque anni fa, Basilea II e poi la FINMA (l'autorità di sorveglianza dei mercati finanziari ndr.) hanno spiegato che questo impegno da parte dei clienti non poteva essere considerato come un fondo proprio di una banca. Sarà pertanto abolito entro la fine dell'anno", ha assicurato il CEO del gruppo Raiffeisen, che è attualmente il numero tre bancario elvetico, con complessivamente 1,8 milioni di clienti.
ATS