I collaboratori colpevoli vengono licenziati nell'82% dei casi
BERNA - La criminalità economica aumenta in Svizzera e oltre un'impresa su tre è stata vittima di frodi negli ultimi due anni, secondo uno studio di PricewaterhouseCoopers (PwC). Gli imprenditori sono diventati più severi nel sanzionare i dipendenti colpevoli.
Le aziende che hanno dichiarato di aver subito una frode sono salite al 37%, contro il 18% del 2011, rivela l'inchiesta pubblicata oggi. Bisogna tornare agli anni 2005 e 2007 per ritrovare livelli simili.
Le aziende sono molto più disposte che in passato a sanzionare duramente questo tipo di reati. I collaboratori colpevoli vengono licenziati nell'82% dei casi, contro il 60% di due anni fa. Procedure civili sono previste nel 59% delle ditte.
Si tratta di dati più severi della media mondiale, dove il licenziamento è previsto nel 79% dei casi e il procedimento giudiziario nel 44%. In materia di sorveglianza, il 35% dei delitti sono scoperti grazie a controlli tramite internet.
Tra i reati che colpiscono le società l'appropriazione indebita è saldamente in testa, con due casi su tre negli ultimi due anni in Svizzera. La cyber-criminalità ha colpito oltre un quarto delle aziende intervistate, ma due terzi sostengono che il rischio in questo settore sia aumentato.
Solo il 3% delle società elvetiche ha avuto a che fare con casi di corruzione, un tasso molto basso se paragonato al 27% a livello mondiale.
ATS