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BERNAGrande quantità di materiali riciclabili nella spazzatura svizzera

28.01.14 - 13:00
Più di 30 chili di prodotti alimentari per persona sono finiti tra i rifiuti per un totale di 251'00 tonnellate
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Grande quantità di materiali riciclabili nella spazzatura svizzera
Più di 30 chili di prodotti alimentari per persona sono finiti tra i rifiuti per un totale di 251'00 tonnellate

BERNA - Un quinto della spazzatura in Svizzera è composto di materiali riciclabili, due terzi di questi sono prodotti alimentari. Grazie ai sistemi di tassazione però la raccolta differenziata e il riciclaggio funzionano meglio. Lo mostra lo studio "Analisi della composizione dei rifiuti 2012" condotto dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM).

 

La quantità di spazzatura domestica - che compone circa un terzo del totale dei rifiuti - ammontava a 1,6 milioni di tonnellate nel 2012, l'8% in più rispetto a dieci anni prima. In tutto sono state registrate 5,6 milioni di tonnellate di rifiuti (circa 690 chili per persona), 2,8 milioni di queste sono state raccolte separatamente e riciclate.

 

Molti materiali riciclabili sono finiti nella spazzatura domestica (circa 340'000 t). Due terzi di questi sono i cosiddetti rifiuti biologici, aumentati considerevolmente rispetto al 2001. Più di 30 chili di prodotti alimentari per persona sono finiti tra i rifiuti per un totale di 251'00 tonnellate (di cui 15'000 t di pesce e carne). Il 20% di questi prodotti è composto da alimenti scaduti e addirittura non ancora aperti. Tuttavia, le quantità dei prodotti alimentari nella spazzatura domestica mostra soltanto una parte dello spreco totale: si stima infatti che in Svizzera circa un terzo degli alimenti venga buttato via.

 

La quantità di carta e cartone nella spazzatura è invece diminuita rispetto all'indagine precedente: la carta dal 16% al 13,5% (220'000 t), il cartone dal 4% al 3,8% (63'000 t). Circa un quarto di questi rifiuti sarebbe stato riciclabile. Inoltre, sono state gettate più di 60'000 tonnellate di vetro (di cui 16'000 riciclabili) e circa 8'000 di bottiglie in PET.

 

L'indagine rivela inoltre grandi differenze geografiche. Ad esempio, nei comuni di campagna si registrano quantità di rifiuti molto inferiori alla media, mentre in quelli più turistici sono più elevate.

 

Ciò che tuttavia influisce di più sulla composizione della spazzatura è il sistema di tassazione: i comuni che riscuotono una tassa sul peso o sul sacco devono smaltire in media circa 80 chili in meno per persona all'anno rispetto agli altri. Inoltre, in questi comuni meno vetro, carta e cartone finiscono nella spazzatura.

 

Circa il 20% della popolazione abita in comuni senza tasse sui rifiuti. Secondo le stime dell'UFAM, se anche qui si introducessero sistemi di tassazione si riciclerebbero ogni anno molte più tonnellate di quei materiali che oggi finiscono nella spazzatura.

 

L'UFAM ritiene quindi che la raccolta differenziata e la riutilizzazione delle sostanze riciclabili può venir ulteriormente potenziata. È un obiettivo del Consiglio federale, il quale nel marzo 2013 ha varato il piano di azione "Economia verde" che prevede anche misure negli ambiti dei rifiuti e delle materie prime.

 

L'UFAM conduce questo tipo di studi ogni dieci anni. Per l'indagine del 2012 è stato esaminato il contenuto di 16,5 tonnellate di rifiuti di 33 comuni. Per la prima volta i prodotti alimentari sono stati selezionati separatamente.

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