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ATTUALITÀUna breve correzione aspettando il Pharma

28.01.14 - 12:03
Dario Meroni, Equity Strategies
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Una breve correzione aspettando il Pharma
Dario Meroni, Equity Strategies

LUGANO - I risultati trimestrali del mercato svizzero stanno finora oscillando tra due estremi. Da una parte abbiamo ABB che ha preannunciato che il suo consuntivo sarà penalizzato dai ritardi dovuti alle avverse condizioni meteo per alcuni importanti progetti e ad altri costi non operativi: si tratta di eventi estemporanei e come tali andrebbero relativizzati, ma il mercato li ha trattati come un profit warning e il titolo è stato sotto pressione per alcune sedute.

 

Sul versante positivo abbiamo finora Logitech, che ha ampiamente superato il consensus grazie ad una nuova generazione di prodotti che finalmente ha il potenziale per fare breccia su larga scala. Si tratta di tastiere/custodia per iPads, accessori audio e periferiche per videogiochi che ricalcano i segmenti di mercato con maggiore crescita. Anche la guidance è stata prontamente incrementata, ma di un importo superiore alla differenza di consuntivo, ossia indicando tra le righe che anche gennaio, grazie al Capodanno cinese, potrebbe riservare sorprese positive. Il titolo ha già percorso un rally molto sostenuto a partire da settembre, e dopo aver scontato alcune prese di utili prima dei risultati, comprensibile visto l’importante incremento, si è riposizionato sulla traiettoria ascendente, per la quale vediamo ancora un certo potenziale.

 

Più indecifrabile la dinamica di SGS, che pur non mostrando cifre particolarmente interessanti o prospettive d’interesse, ha beneficiato di un passo avanti del titolo che le permette di abbozzare un’inversione di tendenza verso un graduale recupero.

 

Dopo la deludente comunicazione del 4T13 da parte di Deutsche Bank, avvenuta con oltre una settimana d’anticipo sul previsto, tutto il settore bancario continentale si è raffreddato. Sebbene i motivi delle perdite riguardino il reddito fisso e siano ulteriormente appesantiti dalle sanzioni per le manipolazioni del Libor e da costi di ristrutturazione, sia UBS che CS stanno mostrando segnali d’incertezza che si protrarranno fino alle rispettive comunicazioni il 4.2 e 6.2. Consapevoli della diversa importanza dell’investment banking riteniamo che i risultati di UBS e CS non dovrebbero distanziarsi significativamente dal consensus, considerato come entrambe abbiano da tempo comunicato di voler progressivamente ridurre il comparto reddito fisso (dopo aver a loro volta annunciato perdite) ed abbiano intrapreso con buon anticipo un graduale adattamento alle nuove disposizioni di capitalizzazione.

 

Degna di nota la performance MOM di Swisscom, con un rally di un’intensità inusuale, che potrebbe dare adito a speculazioni date le caratteristiche difensive della società. Recentemente la Confederazione ha ridotto la sua partecipazione al 51% mettendo sul mercato il 5.5% di capitalizzazione, ma decisivo per il movimento del titolo è stato l’upgrade di Morgan Stanley a OW, con target a 525.- CHF.

 

La prossima settimana il mercato focalizzerà sul settore healthcare/pharma, con Novartis al 29.1 e Roche il 30.1: il periodo di avvicinamento ai risultati è però coinciso con una correzione che coinvolge tutto lo SMI, dovuto a maggior instabilità nei mercati emergenti, che inducono a maggiore prudenza nelle previsioni dell’impatto del forex oltre che nello sviluppo delle vendite 2014. È quindi ipotizzabile che anche di fronte a risultati positivi, il movimento borsistico sia decorrelato sul breve periodo.

 

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