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CANTONEDammi tre parole... o anche tutto il testo

20.01.14 - 10:17
La musica è fatta di melodie, suoni, pause, ma guai a dimenticare l'importanza delle parole
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Dammi tre parole... o anche tutto il testo
La musica è fatta di melodie, suoni, pause, ma guai a dimenticare l'importanza delle parole

LUGANO - La musica è sì fatta da melodie, suoni, ritmi, pause, silenzi e rumori, ma uno dei principali valori aggiunti che aiuta le canzoni ad entrarci in testa, soprattutto in ambiti quali il pop, il cantautorato il folk, è il testo.

 

Che si tratti di un discorso socialmente impegnato o di uno sfogo per una delusione d'amore, quando il messaggio è veicolato attraverso il canto, sembra arrivare alle persone tramite una corsia preferenziale.

 

Un musicista dovrebbe riservare ai testi la stessa scrupolosità con cui compone musiche e arrangiamenti (del resto il paroliere riceve una parte consistente dei diritti d'autore).

 

Lavorare con una persona esterna che scriva i testi, o che ci aiuti a esprimere quello che da soli diciamo bene con le note ma non con i vocaboli, può darci una marcia in più nonostante la tentazione di voler far tutto da soli.

 

Quando in più non si scrive nella propria lingua (è difficile resistere al fascino anglosassone) diventa imperativo avere una buona pronuncia e non fare errore linguistici, ma i vantaggi di avere un supervisore esterno non si fermano qui: potrà fornirvi metafore ed espressioni ricche di significati e sfumature tipiche della sua lingua.

 

Su che cosa sia meglio lavorare prima, testi o musiche, non esiste una risposta univoca: la cosa migliore è sperimentare, magari una volta si può partire da una tematiche, creare una melodia evocativa e poi realizzare il testo e la volta successiva si può partire musicando un testo preesistente.

 

Anche leggere testi delle canzoni scritte da altri aiuta: tutta la letteratura è fondamentale, però quando ci si confronta col testo di un altro brano si possono metabolizzare anche trucchi sulle parole da usare per ottenere determinate sonorità e per semplificare la vita al cantante. Non dimenticate che fare un acuto su di una consonante è un po' come sopravvivere a un calcio rotante di Chuck Norris.

 

Nessuno proibisce però di cantare la lista della spesa o la prima pagina dell'elenco del telefono se è questo che sentite di voler mettere in musica: siate creativi, c'è bisogno di artisti.

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