Secondo la Protezione civile sono 18 le persone morte per le forti piogge che dall'inizio del mese si sono abbattute nella regione. Critica la situazione anche a Espirito Santo, dove si contano 23 morti e 61'000 sfollati.
Alcune aree a nord e nordest di Espirito Santo sono completamente isolate: i temporali hanno nel frattempo dato una tregua e l'aviazione brasiliana ha così potuto usare cinque elicotteri per mettere in salvo 160 persone in tre municipi alluvionati. Mentre è ancora alto il numero dei dispersi.
Ieri, gli ultimi corpi ritrovati erano di due bambini, di sette e nove anni, rimasti sotterrati all'interno della loro casa, travolta da una frana. Il ripetersi di tragedie familiari e la precarietà dei soccorsi ai sopravvissuti contribuiscono inoltre a surriscaldare gli animi: a Vila Velha, frazione vicina alla capitale di Espirito Santo, Vitoria, residenti hanno protestato lungo la principale autostrada, incendiando pneumatici e bloccando il traffico nelle due direzioni.
Un recente studio ha inoltre evidenziato che sono diminuite le risorse del governo destinate alla prevenzione dei catastrofi naturali. La presidente Rousseff ha ammesso i ritardi per via della burocrazia e firmato un decreto che mira ad accelerare gli stanziamenti.