Motore più potente, linea più aggressiva ma niente elettronica per il "proiettile" della Honda
HAMAMATSU – Una sportiva pura, da far sfogare in pista. È la nuova CBR 1000RR SP, ultima nata di casa Honda, nata per gli appassionati della velocità pura, quelli disposti a perdere anche un po’ di comfort pur di poter assaggiare tutta la potenza di un “missile” come quello della casa di Hamamatsu. Questa CBR, infatti, è stata potenziata nel motore, “incattivita” nelle linee e alleggerita nel peso, in modo da trasformarsi in un autentico proiettile su strada. Proiettile che, però, è bene sparare solo dove i limiti lo consentono, ovvero in pista. Su strada presenta parecchi limiti in termini di comfort e gestibilità, per cui ne consigliamo l’acquisto esclusivamente a centauri davvero esperti. Fatta questa necessaria premessa, andiamo a scoprire le principali novità di questo bolide Honda.
Partiamo dal motore, potenziato di 3 Cv rispetto alla versione 2013: il quattro cilindri a quattro tempi da 999,8cc alimentato a iniezione e raffreddato a liquido è capace di esprimere fino a 181 Cv. L’aumento di potenza si deve alla particolare attenzione in fase di scelta di pistoni e bielle, selezionate per garantire una equilibratura perfetta. Anche la linea e la ciclistica sono state modificata: la CBR 1000RR SP presenta una sella monoposto che permette di risparmiare qualcosa in termini di peso (199 kg), mentre l’attacco del forcellone è stato cambiato per assicurare maggiore agilità tra le curve. Nuove anche le sospensioni, delle Öhlins con forcella NIX con steli da 43 mm e mono TTX36. Dettagli che fanno la differenza per una supersportiva dalla livrea tricolore particolarmente aggressiva.
L’altra caratteristica di questa CBR è la totale assenza di elettronica, il che le dona un tocco vintage, visto che tutte le concorrenti sul mercato hanno fatto la scelta opposta per aggiungere sicurezza e manovrabilità. La nuova Honda non presenta neanche le mappature del motore, né l’ABS. Un proiettile, dunque, per mani esperte.