Si tratta di dimostrare che gli impianti sono sufficientemente protetti da condizioni meteo estreme, quali venti fortissimi, tornado, piogge intensissime, enormi nevicate che accadono a intervalli di 10'000 anni o ancor più raramente.
Per quanto riguarda invece la sicurezza in caso di grave siccità, grandine, formazione di ghiaccio o incendio di boschi, nonché la combinazione di tali eventi meteorologici, essa deve essere dimostrata entro la fine del 2014.
Nel corso di quest'anno, è emerso che lo studio della valutazione dei pericoli dovuti a condizioni meteo estreme in Svizzera richiede più tempo del previsto. L'acquisizione esterna dei dati necessari è infatti assai complicata, ha detto oggi il capo del settore "analisi della sicurezza" presso l'IFSN, Ralph Schulz. "Vogliamo che i gestori realizzino le dimostrazioni con dati affidabili", ha aggiunto.