In Kenya un’oasi incontaminata tra reperti doc e barriere coralline
MALINDI - Un mare blu incontaminato, la barriera corallina come fondale, escursioni imperdibili tra baobab quasi millenari e canyon rocciosi. Basterebbero solo queste attrattive per convincere chi ne ha la possibilità a regalarsi un Natale a Malindi, ma la cittadina kenyota riserva anche molto altro, dai siti archeologici alle moschee della città vecchia, per una vacanza che in questa stagione sa regalare emozioni indimenticabili. Relax e turismo a braccetto per giornate sempre intense immersi in un paesaggio naturalistico da sogno. Un vero e proprio santuario della natura tropicale, Malindi, dove è possibile fare escursioni nel Parco Marino ma anche noleggiare una barca con scafo di vetro per ammirare i fondali da favola e tuffarsi per immersioni tra i pesci tropicali.
In mare come per terra, di Malindi non si butta niente ed allora è quasi obbligatorio perlustrare la fauna del luogo con safari organizzati, dove tra mangrovie e liane si possono ammirare scimmie ed animali feroci. Non lontano dal centro c’è anche un canyon naturale di roccia arenaria e nel circondario abbondano i resti di antichi villaggi swahili mentre nella città vecchia si possono visitare la fabbrica del legno, in cui in maniera artigianale vengono lavorati tutti i tipi di legname presenti nelle foreste che circondano Malindi. Consigliata la visita alla croce di Vasco De Gama fatta erigere a protezione di tutti i marinai nel gennaio del 1499 ma opportuno anche passeggiare per il mercato della frutta e infine acquistare il caratteristico artigianato locale.
Luogo di culto è invece la chiesetta portoghese dove soggiornò e venne a pregare San Francesc Xavier. A soli 10 km da Malindi, infine, sorge la città fantasma di Gede, il sito archeologico più importante del Kenya, un antico insediamento islamico sorto nel XIII secolo.