CANTONEElettronica in Ticino, ecco "Das Zimmer"

LUGANO - È nato Das Zimmer, un progetto volto a promuovere sul nostro territorio l’operato di artisti ticinesi attivi nell’ambito della musica elettronica attraverso una serie di serate itineranti.

È una splendida notizia per i clubber ticinesi. Alcuni giovani, che per il momento preferiscono rimanere avvolti nell’anonimato, si sono mossi con l’intento di contribuire all’affermazione in Ticino di sonorità elettroniche che già infiammano i dancefloor di moltissimi locali in tutta Europa, faticando tuttavia a ricevere le meritate attenzioni nel nostro Cantone. La scelta stessa di utilizzare un vocabolo tedesco per battezzare il progetto palesa un’urgenza di apertura culturale verso l’estero, e nella fattispecie verso Berlino, il cuore pulsante della scena elettronica odierna. Abbiamo contattato uno degli organizzatori, chiedendogli di svelarci alcuni dettagli riguardanti Das Zimmer.

Domanda preliminare: che opportunità offre attualmente il Ticino nell’ambito della musica elettronica? Con quali difficoltà deve confrontarsi un producer o un dj ticinese che desidera esporsi?

Il Ticino si è evoluto molto negli ultimi anni per quanto riguarda la musica elettronica. Con un po' di ritardo cominciamo nel nostro piccolo a seguire il modello della vicina Zurigo, che a sua volta si rifà a grandi centri come Berlino, capitale mondiale della scena club più underground (anche se questo è un termine che evitiamo generalmente come la peste). Le difficoltà in Ticino sono soprattutto legate al limitato bacino di utenza e a problemi di economie di scala. Gli spazi sono pochi e i budget limitati. Come dj si fatica a trovare spazi per potersi esprimere, anche se, per l’appunto, ci stiamo muovendo nella direzione giusta. In sostanza, visto che bisogna garantire un rientro economico, sono pochi a puntare sui giovani della regione e sui generi meno da botteghino, se così vogliamo dire.

Presentaci il progetto Das Zimmer: come nasce, e quali sono i suoi obiettivi.

Das Zimmer nasce precisamente nel contesto ticinese appena descritto, grazie a un gruppo ristretto di giovani dj e produttori accomunati dalla passione per la musica elettronica. Dopo aver passato anni a lamentarci di come sia difficoltoso emergere in una città come Lugano, abbiamo deciso di creare questo progetto. Si tratta di una serie di serate no profit (noi non ci guadagniamo assolutamente nulla) volte a promuovere la musica elettronica e i nostri giovani talenti. È una sorta di esperienza itinerante in cui si ha l'occasione di assistere a performance che coprono un ventaglio di generi poco conosciuti, o che, perlomeno, ricevono meno spazio rispetto ad altri. Abbiamo un doppio obiettivo: da un lato dare la possibilità ad altri giovani come noi di esprimersi liberamente, senza compromessi, e dall’altro lato creare un punto di riferimento concreto sulla scena luganese, che dia la possibilità alle gente di divertirsi ed esplorare nuovi generi.

Quali sono le maggiori difficoltà che la realizzazione di un tale progetta comporta?

In primis trovare una struttura. Non volevamo rivolgerci a una discoteca per poter rimanere artisticamente indipendenti, e per creare qualcosa di nuovo sotto ogni aspetto. Per mesi abbiamo provato rivolgendoci a dei privati o alla città, ricevendo tuttavia soltanto risposte negative, o imbattendoci in problematiche relative a questioni di permessi. Dobbiamo infatti ringraziare il CSOA Il Molino che ci ha accolto a braccia aperte, offrendo un totale supporto e lasciandoci completa carta bianca. Il secondo problema è legato al tempo e a i soldi. Siamo giovani che lavorano e tirano a fine mese, non siamo imprenditori e non abbiamo finanziatori di alcun tipo. Durante la sera, nei momenti di tempo libero, bisognava impegnarsi per trovare l’impianto audio, e per ideare una campagna promozionale originale e ben curata con un budget praticamente inesistente. Siamo inoltre veramente pochi, precisamente in cinque. È stato quindi difficoltoso gestire gli aspetti maggiormente logistici con queste risorse ridotte all'osso.

Cosa deve fare un producer o un dj per potere partecipare a una vostra serata?

Contattarci sulla nostra pagina facebook (basta inserire nel campo di ricerca Das Zimmer) e sottoporci il suo “lavoro". Le richieste non sono poche ma tentiamo di dare spazio a tutti, basta avere pazienza. Siamo inoltri aperti a collaborazioni che vanno oltre la musica in senso stretto, ad esempio con artisti che si occupano di visuali o quant'altro.

Sabato 16 novembre il progetto Das Zimmer è esordito al CSOA Il Molino, con una prima serata. Come è andata? Avete avuto una buona partecipazione?

La serata d'esordio è andata oltre ogni più rosea aspettativa. Visto che, per l’appunto, le risorse erano limitate, abbiamo puntato alla sala più piccola aspettandoci un centinaio di persone (pensando per lo più ai conoscenti). Si sono presentate invece tra le seicento e le settecento persone. Siamo quindi pienamente soddisfatti sebbene, essendo organizzatori alle prime armi, abbiamo margine di miglioramento. La gente ci ha fatto un sacco di complimenti, ci chiede già la prossima data, ed è disposta a collaborare. Ci piace pensare che il 16 novembre abbiamo fatto trionfare la passione: cinque giovani inesperti, con tanta voglia di fare e pochi soldi, sono riusciti a riscuotere un gran successo.

A livello musicale saranno privilegiate sonorità da dancefloor o si proporrà musica elettronica a 360 gradi?

Il nostro evento rimane in ogni caso dancefloor oriented. Spaziamo dalla techno più dura alla garage inglese, cercando di presentare musica che sia consona all’atmosfera notturna. Se il progetto dovesse poi prendere piede, capacità organizzative permettendo, non escludiamo inoltre di poter offrire altre tipologie di eventi come workshop, concerti, o altro.

Qualche anticipazione riguardo alle prossime serate? Si sta già preparando qualcosa?

Speriamo di riuscire a proporre eventi bimensili, tenendo come location il centro sociale, ma utilizzando la sala più grande. Non so dare date precise, siamo tuttavia alla ricerca di nuovi artisti da far esibire, con l’intenzione di aumentare la portata dell’evento Das Zimmer e di coinvolgere artisti legati ai visuali e quant'altro. Altrimenti procediamo come fatto finora.

Per ulteriori informazioni visita la seguente pagina: http://www.stagend.com/daszimmer