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REGNO UNITODonne "schiave", liberati gli aguzzini

22.11.13 - 22:13
Scotland Yard avverte che potrebbero passare mesi prima della conclusione delle indagini per fare chiarezza
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Donne "schiave", liberati gli aguzzini
Scotland Yard avverte che potrebbero passare mesi prima della conclusione delle indagini per fare chiarezza

LONDRA - Potrebbero passare mesi prima della conclusione delle indagini per fare chiarezza, per capire come è stato possibile tenere per trent'anni tre donne segregate in una casa a Londra, trattate come schiave.

Scotland Yard avverte che i dettagli non arriveranno a breve. Per questo, spiega, i due sospettati, una donna e un uomo entrambi di 67 anni arrestati ieri, sono stati rilasciati su cauzione. Per questo, ripete, "non possiamo rivelare informazioni che portino alla loro identificazione".

E per questo, quindi, non si conoscono i motivi per cui i due, che non sarebbero britannici e con tutta probabilità sono sposati, erano stati arrestati già negli anni '70. Un caso troppo delicato e troppo sconvolgente, con pressoché nessun precedente, almeno a Londra, almeno negli ultimi anni, da richiedere un riserbo strettissimo.

Quello che si sa però è che le tre donne - una malese di 69 anni, una irlandese di 57 e una britannica di 30 - vivevano in condizioni orribili. Venivano picchiate e maltrattate. Ma soprattutto erano vittime di una spietata violenza psicologica, che stringeva "manette invisibili" intorno ai loro polsi.

Adesso sono al sicuro e costantemente assistite, ma ancora profondamente traumatizzate. Ora che l'incubo è finito, dopo aver trovato la forza di parlare e di aprire la porta della loro prigione, devono trovare quella per ricominciare.

Ci si chiede però come è stato possibile che a Lambeth, un quartiere come un altro, un luogo come tanti, anonimo e residenziale, pieno di gente e di esercizi commerciali, per anni, troppi, della 'casa dell'orrorè nessuno abbia sospettato nulla.

"È un caso assolutamente spaventoso", ha detto il primo ministro David Cameron "È deplorevole che qualcosa del genere possa accadere nel ventunesimo secolo, ancor di più a Londra", è il commento del sindaco della capitale britannica, Boris Johnson.

Londra resta sgomenta e incredula. Eppure questo tipo di sofferenza, sebbene estrema, potrebbe non costituire un caso rarissimo come si crede. L'associazione Freedom Charity, che ha soccorso le tre donne, è stata subissata da telefonate di altre vittime, altre persone che hanno denunciato di essere in condizione di schiavitù domestica.

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