Tra le società quotate allo SMI, in positivo figura Swiss Re (+0,36% a 82,50 franchi), che - sulla scia dell'annuncio di un'acquisizione in Brasile - si è mossa meglio di Zurich (-1,42% a 256,30 franchi). Poco tonici sono apparsi i bancari UBS (-1,47% a 16,77 franchi) e Credit Suisse (-0,87% a 26,20 franchi), mentre è avanzata Julius Bär (+0,22% a 41,94 franchi), che ha comunicato l'acquisto di WMPartners.
L'offuscamento delle prospettive congiunturali mondiali non ha aiutato i titoli maggiormente sensibili alla congiuntura quali ABB (-1,16% a 23,08 franchi), Adecco (-1,93% a 68,70 franchi), Geberit (-0,63% a 268,30 franchi) e Holcim (-0,37% a 66,55 franchi), come pure, nel segmento del lusso, Swatch (-0,92% a 592,00 franchi) e Richemont (-0,81% a 92,40 franchi).
Fra i pesi massimi difensivi ha cercato di tirare il mercato Nestlé (+0,22% a 67,45 franchi), mentre Novartis (-0,63% a 71,45 franchi) e Roche (-1,17% a 253,90 franchi) sono stati trascinati dalla corrente generale. Pecora nera tra le blue chip è Actelion (-2,16% a 74,80 franchi).