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BASILEA CITTÀBandiera nazista sul balcone, interviene la polizia

25.10.13 - 12:19
In Svizzera non è reato esporre simboli razzisti, è punito il loro utilizzo per propaganda politica. Le critiche del professore
Foto lettore 20 Minuten
Bandiera nazista sul balcone, interviene la polizia
In Svizzera non è reato esporre simboli razzisti, è punito il loro utilizzo per propaganda politica. Le critiche del professore

BASILEA - Stupore e curiosità a Kleinhüningen, quartiere industriale di Basilea città al confine con la Germania. Una svastica è apparsa in bella mostra sul balcone di un appartamento situato in un complesso residenziale sulla Kleinhüningerstraße. Non è chiaro il motivo del gesto. Su 20min.ch si legge che, sul bancone accanto, è stata esposta una bandiera della Svizzera.

Una svastica che non è passata inosservata e che ha suscitato una certa indignazione tra i passanti. Ieri mattina è intervenuta la polizia e ha sequestrato la bandiera. Andreas Knuchel, portavoce del Ministero Pubblico basilese, ha spiegato che, con l'intervento di giovedì, gli inquirenti vogliono approfondire la questione.

Come ricorda 20min.ch, esporre una bandiera con simboli nazisti e razzisti in Svizzera, al contrario della Germania, non è reato. Una mozione parlamentare presentata nel 2011, che chiedeva di mettere mano alla legislazione per proibire la svastica è stata respinta sia dal Consiglio federale sia dal parlamento. La legge punisce chi utilizza effigi nazionalsocialiste per fare propaganda politica.

E la croce uncinata è una di quelle. Sul caso della bandiera a Basilea, il professore di diritto penale Marcel Niggli, dice che sarà difficile provare che con quel simbolo si voleva fare propaganda politica. "Una bandiera rappresenta, innanzitutto, un'appartenenza. Così come una persona con una bandiera svizzera si identifica nella Svizzera, succede esattamente la stessa cosa anche quando un uomo espone una bandiera con una croce uncinata. Di per sé questo non comporta reato".

La polizia cantonale basilese, probabilmente, procederà a un interrogatorio della persona che ha esposto il simbolo nazista. "Se gli inquirenti accerteranno che non vi è nulla di più che l'esposizione della bandiera, il caso sarà archiviato". Per Niggli questo sarebbe un caso che dimostrerebbe l'errore, da parte di Consiglio federale e Parlamento, di non aver messo mano alle legge per proibire i simboli nazisti e razzisti: "Non si è fatta chiarezza".

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