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SUPSITra Grecia e Italia alla scoperta delle proprie radici

07.05.13 - 07:00
A colloquio con una studentessa della Scuola superiore di teatro e di movimento
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Tra Grecia e Italia alla scoperta delle proprie radici
A colloquio con una studentessa della Scuola superiore di teatro e di movimento

Chi sei?
Mi chiamo Lianca Pandolfini e studio alla Scuola Teatro Dimitri.

Studente Master in?
Physical theatre.

Segni particolari?
Mi interessa approfondire la conoscenza del passato e delle tradizioni delle culture da cui provengo: quella italiana e quella greca, nella quale ho vissuto i primi anni della mia vita. Negli ultimi anni ho veramente scoperto mondi molto antichi e ricchi dal punto di vista artistico, che mi portano una grande ispirazione per il mio lavoro teatrale.

Come mai hai deciso di studiare a Verscio?
Mi interessava, di questa scuola, la possibilità di conciliare nella creazione artistica forme di espressione diverse, in modo da vedere il teatro in una prospettiva più ampia.

Cos'è per te il physical theatre?
Innanzitutto è teatro. Ma questo termine può essere funzionale nel rimettere il corpo dell'attore al centro di una scena che però si serve anche di linguaggi presi da altre arti.

C'è un artista che ti piacerebbe incontrare?
Se non fosse impossibile, Anton Čechov, perché aveva un modo geniale e veramente raro di dipingere personaggi, conflitti e situazioni drammatiche.

Progetti per il futuro?
Poter vivere di teatro, di progetti indipendenti, e riuscire a conciliare l'attività professionale e artistica con una vita famigliare.

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