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CIPROBocciato il piano di prelievo forzoso sui depositi bancari

19.03.13 - 19:20
Il presidente del Parlamento: "No al ricatto dell'Ue". E intanto l'euro è nuovamente in pericolo
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Bocciato il piano di prelievo forzoso sui depositi bancari
Il presidente del Parlamento: "No al ricatto dell'Ue". E intanto l'euro è nuovamente in pericolo

NICOSIA - Il parlamento di Cipro ha bocciato il piano di salvataggio concordato con l'Eurogruppo, che prevede a garanzia anche un prelievo forzoso sui depositi bancari.

Contro il piano che prevede un prelievo forzoso straordinario sui depositi bancari per un totale di 5,8 miliardi euro hanno votato 36 deputati, mentre ad astenersi sono stati in 19. Gli astenuti sono i rappresentanti del partito Disy del presidente Nicos Anastasiades, pur favorevole al piano. I contrari sono tutti gli altri (compresi gli otto del partito Diko, alleato di governo).

"No la ricatto" - Il presidente del Parlamento cipriota, Yannakis Omirou, aveva invitato questa sera i deputati a votare "no al ricatto", come egli ha definito la proposta dell'eurogruppo di imporre un prelievo forzoso sui depositi bancari a Cipro in cambio di aiuti per 10 miliardi per il salvataggio dell'isola.

"La risposta non può che essere 'no al ricatto'", ha detto Omirou, che è un membro del partito Edek (socialista). "Questa decisione non è altro che una razzia dei depositi bancari", ha concluso.

Sarris smentisce le dimissioni - Nel frattempo il ministro delle Finanze cipriota Michalis Sarris ha smentito questa sera le voci, circolate per tutto il giorno a Nicosia, che lo davano per dimissionario. Tali voci, ha detto Sarris, "non rispondono al vero".

Euro in pericolo - Un'eventuale bancarotta non controllata di Cipro "allo stato attuale metterebbe in pericolo l'euro nel suo complesso": è quanto ha detto il direttore del fondo salva-Stati permanente, il tedesco Klaus Regling, intervistato dal tabloid Bild.

Per Regling "è lo stesso governo di Cipro a dover decidere chi pagherà il costo della stabilizzazione del Paese e delle sue banche. Ma alla fine la parte di Cipro dovrà essere quella stabilita venerdì notte" con i partner internazionali.

Le Germania mette le mani avanti - Il governo tedesco ha messo in guardia Nicosia da ulteriori ritardi e da una possibile bocciatura dell'approvazione delle condizioni utili a ottenere il pacchetto di salvataggio. "Finché il parlamento non avrà deciso, non ci sarà alcun programma di aiuto", hanno riferito fonti governative riprese dalla Dpa.

"Senza un programma di aiuto, la liquidità per aiutare le banche cipriote è in pericolo. E fino ad allora le banche cipriote non potranno riaprire", è trapelato, secondo la Dpa, da fonti governative: "È complicato, ma la situazione è questa".

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